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12 maggio 2022
Medici, sedi vacanti a Nuoro: polemiche
«E’ urgente che il comitato aziendale della Asl di Nuoro aggiorni in maniera completa e il più rapidamente possibile tutte le sedi rimaste vacanti affinché vengano assegnate. Rischiamo di perdere altro tempo prezioso se non lo si fa subito»
NUORO - «E’ urgente che il comitato aziendale della Asl di Nuoro aggiorni in maniera completa e il più rapidamente possibile tutte le sedi rimaste vacanti affinché vengano assegnate. Rischiamo di perdere altro tempo prezioso se non lo si fa subito». A parlare è Pierluigi Saiu, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e consigliere comunale di Nuoro, che riaccende i riflettori sul delicato tema dell’assistenza primaria.
«A breve – evidenzia Saiu - partiranno da Ares le chiamate per i medici di medicina Generale che hanno risposto all’ultimo bando regionale per l’assegnazione di incarichi a tempo indeterminato nelle sedi divenute vacanti nell’anno 2020. Bando, così come previsto, che era stato integrato a dicembre con la riproposizione di tutte le sedi del 2019, rimaste ancora carenti al termine delle procedure di assegnazione relative a quell’anno. Ma – evidenzia l’esponente del partito di maggioranza relativa in Regione – una volta esaurite l’assegnazione delle diverse sedi, quelle rimaste ancora non assegnate potranno essere inserite, e dunque ribandite, quest’anno insieme a quelle del 2021”. Da qui l’urgenza di fare una “precisa e tempestiva ricognizione per aggiornare, in base alle esigenze del territorio, le sedi 2020, in modo da non lasciare scoperto nessuno».
«La Regione – precisa Saiu – sta mettendo in campo ogni strumento per garantire la copertura dei medici di famiglia, con l’obiettivo di recuperare i pesanti ritardi accumulati in passato. Ora la speranza è che questi sforzi non vengano vanificati. Per questo il comitato aziendale deve subito mettere la Regione nelle condizioni di poter bandire tutte le sedi carenti, senza intoppi di sorta. Il rischio altrimenti – conclude il capogruppo leghista – è di lasciare senza assistenza molti cittadini del nostro territorio».
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