Dopo l´ordinanza del dirigente della Pianificazione e Valorizzazione Territoriale e Ambientale del Comune di Alghero dello scorso aprile, arrivano anche i sigilli della Forestale su disposizione del Gip del Tribunale di Sassari per le opere realizzate senza autorizzazione su aree vincolate
ALGHERO - Sempre guai a Pischina Salida per la società che gestisce l´ex complesso alberghiero di Capo Caccia ad Alghero, nel Parco di Porto Conte. Dopo l'
ordinanza del dirigente del Settore 4 - Pianificazione e Valorizzazione Territoriale e Ambientale - del Comune di Alghero dello scorso 21 aprile, arrivano anche i sigilli degli agenti del Corpo forestale della stazione di Alghero e della Base navale su disposizione del
Gip del Tribunale di Sassari.
«Interventi edilizi di nuova costruzione che hanno portato a una modifica permanente della morfologia del terreno rispetto al piano originario di campagna» sottolineano dal comando del Corpo Forestale, che evidenzia «la realizzazione di un muro di recinzione costruito con blocchetti, così realizzato da chiudere e accecare nove arcate del lungo portico passeggiata, realizzato negli anni Sessanta dal famoso architetto Simon Mossa riconoscendogli straordinaria valenza architettonica già a suo tempo approvato dalla Soprintendenza delle Belle Arti».
L’area in questione - si legge - è sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale e i lavori sono iniziati e in fase di realizzazione «in assenza del relativo provvedimento unico e di conferenza dei servizi e autorizzazione paesaggistica». Gli agenti del Corpo Forestale hanno rilevato, tra l’altro, che le opere in corso di realizzazione «comportano un grave e imminente rischio di crollo del porticato con possibili rischi anche per la pubblica incolumità» e in ragione di questo il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta del pubblico ministero di sottoporre a sequestro preventivo probatorio l’area dei lavori.