S.A.
5 maggio 2022
Allarme idrico, Bidinghinzu a secco
Il lago Bidighinzu è in sofferenza per la poco acqua invasata, al punto da non consentire l’assegnazione di acqua ai fini irrigui alla località Valle dei Giunchi
ITTIRI - Dopo il monitoraggio costante su tutti gli invasi della Sardegna avviato da mesi, la Regione affronta le criticità del lago Bidighinzu, in sofferenza per la poco acqua invasata, al punto da non consentire l’assegnazione di acqua ai fini irrigui alla località Valle dei Giunchi. All’incontro in videoconferenza, guidato dagli Assessori dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, e dell’agricoltura, Gabriella Murgia, hanno partecipato i rappresentanti dell’Ente acque della Sardegna, Enas, dell’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna, Adis e del Comune di Ittiri che ha avanzato la richiesta di risorsa idrica per la produzione del carciofo spinoso relativamente al periodo che va dal primo giungo al 30 novembre.
Due le criticità esposte nel corso dell’incontro: la situazione del lago Bidighinzu, che per effetto delle mancate precipitazioni ha invasato meno acqua rispetto allo scorso anno (5 milioni e 700mila di metri cubi d’acqua al momento presenti nell’invaso, che garantirebbero quindi un approvvigionamento prioritario per l’uso potabile, contro i quasi 8 milioni di mc dello scorso anno) e la situazione critica in cui versa la condotta dell’Enas.
«Al momento abbiamo l’esigenza di garantire l’approvvigionamento di acqua potabile per Sassari e gli altri centri alimentati dal Bidighinzu e di tutelare le strutture sanitarie. Nel frattempo prendiamo l’impegno di portare avanti quegli interventi sulla condotta necessari per combattere le perdite idriche, quindi limitare lo spreco di risorsa, mai come in questo momento così preziosa», ha spiegato l’Assessore dei lavori Pubblici, Aldo Salaris. L’Assessore Salaris, raccogliendo la preoccupazione di tutti i soggetti interessati, ha quindi spronato Enas affinché si percorra ogni strada utile a risparmiare acqua. L’Assessore dell’agricoltura Murgia, pur non essendo in grado di assicurare sussidi o ristori in assenza di una coltura in atto, ha garantito la massima disponibilità a seguire l’evolversi degli eventi collaborando attivamente con tutti i soggetti coinvolti affinché gli agricoltori risentano il meno possibile della difficile situazione.
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