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28 aprile 2022
Rumore, movida, controlli Incontro urgente ad Alghero
Il Comitato 45 decibel, insieme ai Comitati di Quartiere del Centro Storico e della Pietraia hanno inoltrato richiesta di incontro urgente al Sindaco di Alghero Mario Conoci, al Comandante della Polizia locale e alla Giunta comunale
ALGHERO - Il Comitato 45 decibel, insieme ai Comitati di Quartiere del Centro Storico e della Pietraia hanno inoltrato richiesta di incontro urgente al Sindaco Mario Conoci, al Comandante della Polizia locale e alla Giunta comunale. L’incontro vuole entrare nel merito della qualità urbana e acustica della città e dell’attivazione, per la stagione estiva alle porte, dello Sportello di conciliazione del rumore. I proponenti chiederanno al Sindaco e alla Giunta comunale lo stato di elaborazione del piano acustico comunale; inoltre si proporrà l’organizzazione di un corso di formazione sulle regole comunali rivolto a cittadini e imprese.
Verrà richiesta con forza la vigilanza notturna della polizia locale con la possibilità di contattare la stessa nelle ore notturne; si richiederanno controlli fonometrici delle situazioni più problematica in città e i relativi controlli amministrativi preventivi sulle attività commerciai oggetto di segnalazione di disturbo. A partire dal 2016 Lo Sportello di Conciliazione del Rumore, con una paziente azione di informazione sulle norme, i regolamenti vigenti e un’opera di sensibilizzazione al rispetto dei diritti altrui, ha costruito un percorso virtuoso di conciliazione degli interessi di tutti e il rispetto reciproco. Insomma una crescita civica e della cultura d’impresa senza che nessuno sia escluso.
«L’iniziativa è partita dal presupposto che una movida insostenibile e rumorosa determina contrapposizioni fra operatori economici e residenti, e fra gli stessi operatori economici: non possono esserci “diritti” di taluni a discapito di altri. Sono criticità che influiscono in modo negativo sulla qualità della vita dei residenti e dell’offerta turistica della nostra città. La libertà d’impresa non deve confliggere con i diritti degli altri attori del tessuto sociale e l’applicazione della normativa generale e locale vigente deve creare il giusto punto d’equilibrio» affermano i volontari dello Sportello di conciliazione del rumore.
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