Stefano Visconti
27 aprile 2022
L'opinione di Stefano Visconti
Sassari città turistica, anacronistico parlarne
L’economia turistica è un tema di grande rilevanza che periodicamente riaccende il dibattito. Se Sassari possa essere, o sia stata, o sarà una città turistica sono state fatte una serie di valutazioni. Dettate da analisi tutte plausibili e in larga misura condivisibili. Nessuna esclusa. Ora, sarebbe opportuno analizzare qualche altra variabile. La tempistica. Rompere il paradigma che di Sassari città turistica si parli puntualmente solo in questo periodo dell’anno in avvio della stagione tra le vacanze pasquali e della Cavalcata (seppur procrastinata). Arriva settembre e si rinvia tutto all’anno successivo. Per poi riprendere lo stesso concetto e riproporsi, puntualmente, lo stesso dubbio. Un dubbio che deve restare, intendiamoci. Ed essere sciolto. Perché può essere sciolto. Con il contributo di tutti, ma non immaginando il futuro guardando nello specchietto retrovisore, piuttosto analizzando la realtà delle cose attribuendogli un prospetto.
Sassari resta una città votata ai servizi, che devono essere arricchiti, adeguati ad un mercato turistico spesso liquido e di difficile interpretazione che condiziona la profilazione dell’offerta. La città sotto questo aspetto può esprimere offerte differenti e adatte ad ogni tipologia di turista. Può rappresentare un polo di incoming diffuso che può contare sul nord ovest, che intendiamoci, la comprende, di grande attrattiva. Questo può essere Sassari, ora. Oggi pare anacronistico continuare a parlare di Città turistica, meglio sarebbe riferirsi ad un sistema per lo meno distrettuale.
Sistema, infatti. Di cui Sassari, con le sue peculiarità, fa parte. E che deve essere rafforzato. Aldilà delle problematiche infrastrutturali di questa parte di Sardegna (e non solo) che si superano grazie all’appeal di un territorio che ha pochi competitor e Sassari rappresenta uno snodo strategico di cui possono beneficiare tutti i centri limitrofi. Per un nord ovest più performante. Che può contare sul suo centro più importante capace di supportare e rafforzare l’offerta. All'interno di un mosaico nel quale ogni tessera ha la sua rilevanza e gioca, in base a quanto è in grado di esprimere, comunque un ruolo importante. Come Sassari nel mosaico del nord ovest. Pensare ad un solo, o pochi segmenti su cui puntare per destinare l’offerta, non è più pensabile.
Così come non è pensabile che sia solo una destinazione a proporli. Il turista, visto che sceglie, deve avere a disposizione il massimo che -tutto- un territorio può offrire. E quindi, siti storici ed archeologici fruibili ed eventi culturali di richiamo, ambiente e natura, enogastronomia e tradizioni. Per proporre il meglio e valorizzare i fattori di attrattiva. Su questo si gioca il prospetto di Sassari che a partire dai varchi portuali ed aeroportuali rappresenta anche in previsione della Città metropolitana. Un vero e proprio polo turistico che può rappresentare un catalizzatore di grande potenzialità. Ne ha i mezzi, le competenze e le visioni. Ma ha anche la necessità dell'apporto continuo di tutti, sempre e magari non solo in questo periodo dell’anno.
*presidente della Camera di Commercio di Sassari
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