Ancora guai a Pischina Salida per la società che gestisce l´ex complesso alberghiero di Capo Caccia ad Alghero, nel Parco di Porto Conte. Nuova ordinanza di sospensione lavori con rimozione e demolizione per opere realizzate abusivamente
ALGHERO - Porta la firma del dirigente del Settore 4 - Pianificazione e Valorizzazione Territoriale e Ambientale - del Comune di Alghero, l'ing. Michele Fois, e la data del 21 aprile 2022, la nuova ordinanza di sospensione dei lavori, con rimozione, demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, per opere realizzate senza la preventiva autorizzazione a Pischina Salida. Ancora guai per la società che gestisce parte del favoloso compendio sul mare, in seguito alla comunicazione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale ed al nuovo accertamento degli uffici comunali competenti, anticipato da un dettagliato esposto del Consorzio Pischina Salida. Nel mese di marzo anche una denuncia pubblica degli attivisti di
Liberu parlava di «misteriosi lavori a Capo Caccia» [
LEGGI], non è escluso che possa trattarsi delle stesse opere oggetto dell'ordinanza.
Secondo quanto riportato nell'ordinanza, sarebbe stato realizzato abusivamente un muro di recinzione (costituito da 4 file di blocchi cementati) proprio sulle arcate del portico-passeggiata presente (le discese a mare) per circa 45 metri di lunghezza complessiva e 80 centimetri di altezza (in sostituzione alle originarie grate metalliche). A questo si aggiunge la «modifica permanente della morfologia di un tratto di terreno/stradello rispetto all’originario piano di campagna, a seguito di interventi nel sottosuolo per adeguamento di tratti di canalizzazioni, tubazioni e cavi interrati per le reti di distribuzione locale e di fognatura».
Tutte opere, è appurato dal competente dirigente nell'ordinanza, «effettuate in assenza di titolo edilizio ed in assenza della propedeutica autorizzazione paesaggistica ex art. 146 del D.Lgs 22/01/2004, n. 42 e ss.mm.ii. e, con riferimento alle modifiche morfologiche del terreno, anche in totale difformità della comunicazione autocertificativa». La documentazione è stata trasmessa alla Procura della Repubblica, al Servizio Tutela del Paesaggio della Regione Sardegna, alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, all’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, al Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale ed a tutti gli uffici comunali di competenza.