S.A.
13 aprile 2022
«Pronto soccorso rischia di chiudere a Nuoro»
Così Daniele Cocco di Leu Sardegna sulla precarietà delle condizioni di lavoro al Pronto soccorso di Nuoro e chiede di assegnare con urgenza i medici vincitori del concorso
NUORO - «Occorre risolvere con urgenza la drammatica situazione in cui versa il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Nuoro. In questi giorni si è dimessa l'unico medico responsabile del Pronto Soccorso, facente funzioni, denunciando una situazione assolutamente insostenibile e intollerabile con i pazienti ammassati nelle sale e nelle ambulanze in attesa di essere visitati o di essere sottoposti agli esami diagnostici o ricoverati nei reparti. A fronte della richiesta di almeno 15 medici necessari per garantire i regolari turni di servizio H24 e di riposo, l’organico del PS è costituito da 7 medici, dei quali solo alcuni possono coprire i turni di notte».
Così Daniele Cocco di Leu Sardegna sulla precarietà delle condizioni di lavoro al Pronto soccorso di Nuoro. «Ormai il servizio e l’assistenza ai pazienti è ridotto ai minimi termini, affidandosi esclusivamente al senso di sacrificio di tutto il personale sanitario con un carico di lavoro non più sostenibile e con attività che vanno ben oltre le normali mansioni» incalza l'esponente di centro-sinistra.
E spiega: «in questi giorni l’ARES Sardegna sta scorrendo la graduatoria dei medici predisposta dall’Arnas “Brotzu” per assegnarli nelle diverse sedi della Sardegna, ritengo sia assolutamente necessario dare priorità al Pronto Soccorso nuorese e a tutti i reparti delle strutture sanitarie regionali che rischiano la chiusura per mancanza di personale. Se non si interviene urgentemente è certa la chiusura del Pronto Soccorso con conseguenze gravissime per tutti i pazienti del centro Sardegna. Una vera catastrofe assistenziale in un territorio già pesantemente penalizzato da una sanità che non funziona». Cocco conclude con un appello alla direttrice dell’ARES Sardegna e all’assessore della sanità «di intervenire urgentemente con azioni concrete e non con le solite promesse, i pazienti dell’Ospedale San Francesco di Nuoro non possono più aspettare».
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