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Cor 6 aprile 2022
Ricci, nuovo sequestro ad Alghero
Sequestrati 2270 ricci pescati abusivamente nell’area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana e nel Parco Regionale di Porto Conte. Provvidenziale l´intervento degli agenti del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale della Stazione forestale di Alghero
Ricci, nuovo sequestro ad Alghero

ALGHERO - Nei giorni scorsi una pattuglia del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale della Stazione forestale di Alghero nel corso di un preordinato controllo nell’area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana e del Parco Regionale di Porto Conte, finalizzato all’intensificazione dei servizi volti al contrasto della pesca abusiva e alla tutela dell’ambiente marino, ha intercettato due pescatori di frodo dediti alla raccolta di ricci di mare, pratica vietata ai pescatori non professionisti secondo il Decreto della Regione Sardegna del 9 novembre 2021.

Alle ore 13 circa, in località “Punta del Dentul” del Comune di Alghero, la pattuglia Forestale ha accertato, lungo la Strada Provinciale n. 55, in direzione di Capo Caccia, la presenza di una macchina sospetta, in sosta su una piazzola, che, alla vista dei Forestali, si è allontanata precipitosamente. Insospettiti dall’atteggiamento dell’occupante dell’auto, i Forestali, in prossimità del punto di sosta della vettura sospetta, hanno rinvenuto due grosse buste colme di ricci di mare appena pescati. Poco dopo, a qualche metro dall’auto, lungo un sentiero è stata individuata un'altra persona che trasportava ulteriori due buste di ricci di mare.

Da una verifica fatta nelle vicinanze della persona sono state ritrovate altre tre grosse buste stracolme di ricci di mare, per un totale di 2.270 ricci appena raccolti. Nei momenti successivi al ritrovamento dei ricci nascosti nella vegetazione, la persona fermata ha tentato di portare via due delle buste già poste sotto sequestro. Entrambe le persone sono così state fermate e identificate dai Forestali, denunciate all’Autorità Giudiziaria per il reato di cattura di ricci di mare (Paracentrotus lividus) all’interno dell’area marina protetta. Gli echinodermi, ancora vivi, sono stati immediatamente rigettati in mare affinché fossero restituiti al proprio delicato ecosistema.

I reparti costieri e le motovedette delle basi navali del Corpo forestale dell’Ispettorato Forestale di Sassari sono costantemente impegnati nella prevenzione della pesca di frodo in genere e in particolare della raccolta abusiva del prezioso riccio di mare, il cui depauperamento della risorsa è diventato da tempo preoccupante, tanto che per le prossime tre stagioni verrà inibita totalmente la raccolta. La salvaguardia dell’area marina protetta di Capo Caccia, rientra in quelle attività poste in essere dalla Stazione Forestale di Alghero e dalla Base Navale del Corpo Forestale allo scopo di prevenire e reprimere le condotte che deturpano le bellezze dei fondali marini, contrastare il mercato illecito delle specie protette nonché, non da ultimo, tutelare la salute pubblica.
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