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Cor 6 aprile 2022
Nasce il comitato per Porto Ferro e Porto Palmas
Il manifesto: L´idea è quella di fare diventare questa parte di territorio, un modello in cui le ragioni ambientali non siano in contrasto con la presenza umana. Discussione aperta con le istanze sociali, le sue forze politiche, economiche e il vasto mondo dell´associazionismo
Nasce il comitato per Porto Ferro e Porto Palmas

SASSARI - Brindisi a Sassari e ad Alghero per la nascita di una nuova associazione che si prefigge la salvaguardia dell'area marina e della zona costiera di Porto Ferro e Porto Palmas. Porto Ferro, è uno dei siti di interesse ambientale più importanti del territorio comunale: Tutta la fascia costiera che la compone, comprendendo in questo il vicino litorale dell'Argentiera e l'entro terra che ha quale confine il vicino Lago di Baratz - l'unico lago naturale in Sardegna - risultano una porzione di territorio con caratteristiche di unicità ambientale importanti non solo nel panorama dell'isola ma dell'intero Mediterraneo. «Lo scopo della nascita del Comitato - è riportato nella nota - è discutere del futuro di Porto Ferro con tutte le istanze sociali, le sue forze politiche, economiche e il vasto mondo dell'associazionismo. L'idea è quella di fare diventare questa parte di territorio, un modello in cui le ragioni ambientali non siano in contrasto con la presenza umana». Il comitato Porto Ferro e Porto Palmas, intende per questo partire dal presupposto «che le esigenze di conservazione e valorizzazione dell'ambiente non devono essere ritenute incompatibili con quelle del suo utilizzo da parte delle persone: trovare e studiare formule armoniche di convivenza fra l'ambiente e le sue diverse componenti naturali, sarà per questo un nostro compito preciso».

«Già in questi anni a Porto Ferro, si riuniscono durante l'anno gruppi di persone che in maniera rispettosa ne utilizzano e ne valorizzano con la loro presenza le sue caratteristiche ambientali, a questi gruppi noi ci rivolgiamo e con loro ci sentiamo in sintonia. Conservare l'ambiente non vuol dire chiuderlo in una bolla di salvaguardia ecologica, ma utilizzarlo in maniera ragionevole, ricordandosi che la sfera naturale comprende in sè la presenza umana e che le sue esigenze di partecipazione alla catena di azioni di salvaguardia, devono per questo essere legate a modelli di sviluppo, fra tutti gli elementi che compongono l'universo ambientale. La sfida ambientale, legata alla conservazione delle risorse, deve per questo comprendere un nuovo approccio che se da una parte risulta lontano da quel modello produttivo tradizionale che presumeva che solo con la distruzione ambientale vi potesse essere progresso sociale ed economico; dall'altra, intende ragionare su una prospettiva umana in grado di creare una economia rispettosa delle esigenze ambientali ma legata al benessere generale e alla presenza degli esseri umani».

«Sappiamo per questo che per fare in modo che tutto ciò diventi un sistema concreto di riferimento generale si ha bisogno di un nuovo approccio al problema; e che tale cambio non può nascere che da un accordo positivo fra le esigenze delle diverse componenti che compongono il nostro universo sociale formato dalle istituzioni pubbliche, le imprese e i gruppi di interesse che rappresentano le esigenze dei singoli. Siamo convinti che tali cambiamenti non sono né facili né veloci, ma crediamo che le ragioni della consapevolezza ambientale non possono che diventare al più presto principale materia di insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado presenti nel nostro territorio. I giovani, le nuove generazioni, quelle che vengono chiamate dei “nativi ambientali”, saranno per questo quelli che in futuro, attraverso i loro comportamenti concreti, penseranno “naturalmente” la loro vita compatibile solo se integrata ad un sistema ambientale che li comprende come parte in causa.
Porto Ferro, per questo è il territorio ideale per ragionare su questo. Un territorio dove si incontrano la bellezza ambientale e la possibilità di usufruirne nell'ambito di un doveroso rispetto di regole compatibili con le possibilità di fruizione collettiva da parte degli esseri umani. Il nostro comitato nasce e si fonda su tali ragioni e per questo motivo ci sentiamo in dovere di richiamare al confronto tutte quelle forze che vivono il territorio e che intendono valorizzarne il suo positivo e armonico sviluppo».
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