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S.A. 8 marzo 2022
«Aiuti agricoltura, Regione legiferi subito»
Copagri chiede un intervento della Regione per stanziare i fondi e garantire liquidità al comparto agricolo, sburocratizzare e snellire le procedure
«Aiuti agricoltura, Regione legiferi subito»

CAGLIARI - Com’è noto le imprese agricole sarde lamentano forti incrementi dei costi di produzione con contestuali e insostenibili riduzioni di reddito. Le cause vanno ricercate nel lungo periodo di siccità che ha caratterizzato il periodo estivo nel quale si sono verificati i paurosi incendi dell’Oristanese. La siccità, interrotta dagli eventi alluvionali autunnali particolarmente dannosi, ha sostanzialmente ripreso il suo corso. Ne hanno patito e patiscono le colture cerealicole, con forti ritardi nelle semine e rinunce, pascoli e foraggere che vedranno cali notevoli nella produzione di fieno, il comparto ortofrutticolo, con danni consistenti alla produzione del carciofo, la viticoltura, l’olivicoltura e frutticoltura tutto il comparto zootecnico.

Non bastavano gli effetti negativi climatici e quelli determinati dalla pandemia per gli agriturismo e alcune produzione veicolate prevalentemente attraverso il canale Horeca ,che si deve fare i conti con le tensioni generate dalla guerra Russia-Ucraina. Il vertiginoso aumento del prezzo del gas e del petrolio, unitamente ad alcune materie prime come il mais di cui l’Ucraina è uno dei maggiori produttori, e soia, hanno generato e generano forti aumenti dei costi per le industrie di produzione dei mezzi tecnici (mangimi, concimi, antiparassitari. ecc.) che vengono scaricati sui produttori primari che non vedono a compensazione incrementi di prezzo per le loro produzioni. La tensione nelle campagne è fortissima. Gli allevatori zootecnici iniziano a ricevere dai mangimifici non solo comunicazioni di aumento dei prezzi ma anche di impossibilità a rifornirli. Così Pietro Tandeddu, direttore regionale di Copagri Sardegna.

«Abbiamo apprezzato – prosegue Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri – l’intervento della Regione che nella legge di stabilità per il 2022 ha stanziato 44 milioni di euro per i comparti dell’allevamento suinicolo, bovino da latte, da carne e ovicaprino ma adesso è necessario che si adottino immediatamente le delibere attuative provvedendo alla massima semplificazione delle procedure. Aiuti di liquidità attendono anche gli altri comparti che sono ugualmente in crisi; per questo la Giunta provveda immediatamente a legiferare e stanziare le somme necessarie, senza fare figli e figliastri, come abbiamo avuto modo di sottolineare nella Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale. Vorrei comunque ricordare che i “pannicelli caldi “ possono dare un conforto temporaneo per far fronte a difficoltà contingenti, ma non possono servire a rimuovere le difficoltà strutturali della nostra agricoltura. Non si può restare sordi alla richiesta più volte avanzata, e non solo da noi, dell’apertura di un serio confronto che, attraverso specifici tavoli di settore, provveda ad aggiornare le analisi e delinei le prospettive per un settore che è ancora strategico nella nostra Isola».

«Non è comprensibile che ad oggi non si sia trovato il tempo e il modo di discutere delle linee regionali, se vi sono, in ordine alla nuova fase di programmazione agricola comunitaria - prosegue - o in ordine all’utilizzo coordinato delle ingenti risorse disponibili in questa fase straordinaria promossa dall’Unione europea e che derivano dal PNRR, e quelle provenienti dagli accordi Stato-Regione, dal Fondo di Sviluppo e Coesione, dal Fondo Infrastrutture e dagli altri Fondi strutturali europei; dell’insieme di essi continuiamo a richiedere un quadro trasparente sulle attività programmate o sulle volontà per il futuro per quanto non ancora stabilito». E conclude: «accanto a questo va aperta una discussione sulla efficienza della macchina amministrativa regionale, per provvedere ad una azione di sburocratizzazione e snellimento delle procedure, all’interno della quale si colloca il tema della efficienza e funzionalità della struttura assessoriale, delle agenzie agricole e degli altri enti strumentali».
21:00
Il primo ha riguardato gli anticipi sul CSR ed ha interessato 16580 domande per un importo complessivo pari 34.442.709 euro. Il secondo decreto ha disposto il pagamento di anticipi sui pagamenti diretti e sugli ecoschemi per un importo complessivo pari a 41.189.585 euro relativo a 16.889 domande
23/11/2024
Arrivano le prime risposte alle richieste avanzate da Coldiretti Sardegna per affrontare l’emergenza siccità che ha colpito l’isola tra novembre 2023 e giugno 2024. Con l’apertura del bando da 5 milioni di euro, le aziende zootecniche sarde possono finalmente accedere ai rimborsi per le spese sostenute nella gestione emergenziale del bestiame



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