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5 marzo 2022
Quirico Sanna: salvaguardare i balneari
«Ho sempre manifestato, anche con azioni concrete e di indirizzo istituzionale, la decisa e ferma difesa delle aziende balneari sarde che rischiano di finire sul lastrico per una normativa europea che si ostina a non riconoscere le concessioni come beni e non come servizi»
CAGLIARI - «Ho sempre manifestato, anche con azioni concrete e di indirizzo istituzionale, la decisa e ferma difesa delle aziende balneari sarde che rischiano di finire sul lastrico per una normativa europea che si ostina a non riconoscere le concessioni come beni e non come servizi». Lo ha detto l'assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, in occasione della manifestazione che si terrà giovedì a Roma, per esprimere la piena solidarietà e vicinanza alla lotta per la tutela delle aziende balneari e confermare la sua disponibilità a collaborare per intraprendere «azioni utili alla salvaguardia delle imprese sarde che danno lustro all'Isola e lavoro a migliaia di sardi».
«L'ostinata posizione europea rischia di colpire migliaia di famiglie che traggono, con grande sacrificio, sostentamento dalle proprie realtà aziendali - ha aggiunto l'assessore Sanna - Esiste anche il concreto rischio che le aziende balneari sarde, vere eccellenze di un turismo altamente qualificato, possano essere penalizzate a vantaggio di chi ha una visione turistica speculativa e non di qualità, come quella a cui punta la Regione Sardegna».
«Il rischio che il sistema dell’accoglienza turistica regionale sia destabilizzato e dequalificato è concreto. Voglio esprimere il massimo sostegno a tutte le azioni concrete che saranno intraprese per tutelare il diritto al lavoro e gli standard qualitativi della offerta turistico-balneare della Sardegna e del resto del paese. Da sempre, con l’azione amministrativa e politica dell'Assessorato, abbiamo mostrato vicinanza sia ai balneari che alle sigle sindacali, abbiamo cercato e proposto soluzioni per difendere il comparto delle aziende balneari, colonna portante dello sviluppo turistico della Sardegna», ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
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