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1 marzo 2022
Cereali e ortofrutta: sostegno economico
La Regione non dimentica le aziende che producono cereali e ortofrutta, di importanza vitale per il comparto agricolo». Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas, che a Villa Devoto ha ricevuto una delegazione di Coldiretti, guidata dal Presidente Battista Cualbu e dal Direttore Luca Saba
CAGLIARI - «La Regione non dimentica le aziende che producono cereali e ortofrutta, di importanza vitale per il comparto agricolo. Ad un immediato intervento di sostegno economico, come è avvenuto per il settore zootecnico per il quale la Finanziaria ha stanziato 44 milioni di euro, seguirà un confronto con le organizzazioni di categoria finalizzato ad una profonda e radicale riforma della gestione regionale delle politiche agricole, anche con una revisione del ruolo degli enti regionali del settore che possa garantire maggiore certezza e rapidità nell’erogazione dei fondi disponibili, una migliore assistenza tecnica, l’abbattimento dei tempi della burocrazia».
Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas, che a Villa Devoto ha ricevuto una delegazione di Coldiretti, guidata dal Presidente Battista Cualbu e dal Direttore Luca Saba, e composta da alcune decine di titolari di aziende del settore che avevano richiesto un confronto con il Presidente in occasione della recente manifestazione di Coldiretti svoltasi a Cagliari. Gli imprenditori hanno illustrato i gravi problemi che affliggono il loro comparto, penalizzato profondamente dall’indiscriminato aumento dei prezzi delle materie prime, gasolio, concimi, medicinali, acqua, costo dei trasporti.
A titolo di esempio, sono stati forniti i dati allarmanti relativi alla produzione del grano, che dai 120 mila ettari di alcuni decenni fa ne interessa oggi solo 27 mila. La causa è la scarsa remunerazione dovuta all’aumento dei costi di produzione. Anche quest’anno, la Coldiretti valuta in 300 euro ad ettaro l’aumento complessivo dei costi, alla quale, paradossalmente, si accompagna la sperequazione che avviene sui mercati, nei quali il valore prodotto venduto dagli imprenditori sardi viene quadruplicato. Altra voce dalla quale emerge drammaticamente la crisi del comparto è quella del concime, passato dai 36 euro ai 90 al quintale. L’aumento generalizzato medio delle materie prima, in definitiva, può quantificarsi nel 300%.
«La Regione non è sorda davanti a questa situazione, ha detto il Presidente Solinas. Metteremo in atto un immediato intervento di sostegno economico, per superare l’attuale difficoltà e tenere in vita le aziende, ha assicurato, in base a criteri chiari e condivisi con le organizzazioni di categoria. Non permetteremo - ha detto ancora il Presidente Solinas - che la Sardegna veda ulteriormente indebolirsi un comparto produttivo che eroicamente ha tenuto in vita le proprie aziende, salvaguardando la loro competitività in un settore strategico non solo dal punto di vista economico, ma anche storico e culturale. Negli ultimi decenni, ha proseguito il Presidente Solinas, scelte politiche assai discutibili hanno smantellato il sistema di supporto tecnico e strategico all’agricoltura, determinando anche la perdita di alte professionalità e l’impoverimento degli organici».
«Per questo, ha detto ancora il Presidente, non ci fermeremo all’immediato, e andremo oltre l’opportuno sostegno economico. Guardo, ha detto ancora il Presidente Solinas, alla necessità di una riforma organica degli Enti di settore, che possa restituire all’agricoltura sarda quel sistema di supporto indispensabile per restare competitiva e attirare i giovani verso il mondo delle campagne. E’ inoltre necessario, ha detto, intervenire sul sistema dei trasporti per abbattere i costi delle esportazioni verso i mercati nazionali ed esteri, garantire la completa informatizzazione e dialogare con la grande distribuzione per raggiungere un grande accordo di filiera che tuteli il prodotto sardo e ne garantisca la giusta remunerazione».
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