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Cor 28 febbraio 2022
«Alivesi in consiglio ma basta urlatori»
L´ex sindaco marco Tedde: «la Consigliera del M5S rimanga in Consiglio e contribuisca civilmente alla crescita del confronto democratico. In questo momento particolarmente difficile per la temperie pandemica e per i venti di guerra impegniamoci tutti, invece, a lavorare per risolvere i problemi delle imprese e delle famiglie algheresi»
«Alivesi in consiglio ma basta urlatori»

ALGHERO – «Alivesi rimanga in Consiglio, ma rimane ferma la condanna dell’atteggiamento degli urlatori da strapazzo». Così l’ex sindaco di FI Marco Tedde commenta il procedimento e il voto che il Consiglio Comunale dovrà esprimere sulla incompatibilità della Consigliere del M5S Alivesi, che rischia di perdere lo scranno consiliare per avere promosso un ricorso al Tar contro il Comune di Alghero contro l’intervento di Punta Giglio. «Siamo convinti che al di là dei tecnicismi giuridici sull’interpretazione e applicazione dell’art. 63 del Testo Unico degli Enti Locali, che verosimilmente condurrebbero all’espulsione della Consigliere per incompatibilità, vi sia l’esigenza di far prevalere il confronto politico e di dare modo ai Consiglieri di potere esprimere le proprie opinioni -sottolinea il coordinatore di FI -. Rimane però ferma la nostra condanna nei confronti di quelle forze politiche populiste e giustizialiste prive di un minimo di cultura politica occidentale».

Tedde è convinto che i forcaioli occorra batterli sul piano della discussione, anche aspra, e del ragionamento democratico e aperto. E per l’ennesima volta ricorda che in relazione alla vicenda di Punta Giglio «non serve chiudere le porte della stalla quando i buoi sono scappati». L’ex sindaco di Alghero evidenzia che coloro che oggi propongono esposti e denunce contro l’intervento di restauro, risanamento conservativo, rifunzionalizzazione e allestimento museale delle ex strutture militari di Punta Giglio, rimasero in religioso silenzio allorché nel 2017 l’Agenzia del Demanio pubblicò il bando e nel luglio del 2018 la postazione antiaerea di Punta Giglio venne affidata gratuitamente in concessione per nove anni più nove ad una cooperativa. Forza Italia allora protestò ed intervenne criticamente, anche perché nel 2009 l’allora sindaco Marco Tedde e l’allora Sottosegretario di FI alla Difesa Giuseppe Cossiga insieme avevano lavorato per ottenerne la sdemanializzazione ed il trasferimento alla Regione Sardegna in applicazione del comma 1° dell’articolo 14 dello Statuto della Regione Sardegna che prevede che “La Regione, nell’ambito del suo territorio, succede nei beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali, escluso il demanio marittimo”.

Cioè i beni dello Stato inutilizzati debbono essere trasferiti alla Regione Sardegna. Ma non fu seguita da molti. A sua volta la Regione avrebbe dovuto cedere le strutture ad un prezzo simbolico al Comune di Alghero che successivamente le avrebbe trasferite al Parco di Porto Conte. Nel 2010 il Ministero della difesa accolse le istanze del Comune di Alghero riguardanti la smilitarizzazione delle postazioni militari realizzate nella seconda guerra mondiale lungo le falesie di Punta Giglio, all’interno del territorio del Parco di Porto Conte. «La Giunta di centrodestra di allora era convinta che la disponibilità delle strutture militari dismesse, inserite in un contesto di fortissima valenza ambientale per la presenza di un immenso patrimonio botanico e di specie protette avrebbe potuto rappresentare per il Parco la possibilità di sviluppo di progetti specifici di riconversione con la trasformazione delle caserme in punti di avvistamento per birdwatching, centri di educazione ambientale, punti di ristoro, museo storico permanente sulla storia del luogo. Lo Stato sbagliò allorché nel 2017 decise di affidarle ai privati» attacca Tedde.

Ma sbagliò avendo colpevoli e forse inconsapevoli alleati locali che sottoscrissero un protocollo d’intesa che sostanzialmente avvallava la decisione dell’Agenzia del Demanio di concedere gratuitamente ai privati alcuni importati beni demaniali. «Condanniamo senza riserve l’atteggiamento dannoso delle forze politiche giustizialiste “un tanto al chilo”, attente a vedere la pagliuzza negli occhi altrui ma distratte nel vedere le travi negli occhi dei propri leader. Ma la Consigliera del M5S rimanga in Consiglio e contribuisca civilmente alla crescita del confronto democratico. In questo momento particolarmente difficile per la temperie pandemica e per i venti di guerra impegniamoci tutti, invece, a lavorare per risolvere i problemi delle imprese e delle famiglie algheresi» chiude l’ex sindaco Tedde.
8:33
E´ stato protocollato ed inserito un ordine del giorno presentato da alcune consigliere e consiglieri che evidenzierà l’urgenza di contrastare questo dramma sociale, ma non solo all´interno dell´ordine del giorno sono presenti una serie di proposte ed iniziative concrete, mirate a sostenere e proteggere le donne vittime di violenza



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