Il Primo cittadino algherese si esprime in merito alla vicenda della presunta incompatibilità della consigliera pentastellata per un ricorso al TAR presentato dalla stessa Alivesi contro il Comune in riferimento alla pratica di Punta Giglio
ALGHERO - Il sindaco di Alghero Mario Conoci scioglie le riserve sul caso Alivesi ed è a favore della permanenza in consiglio della consigliera comunale su cui pende la vicenda della incompatibilità «legittimamente sollevata da un privato cittadino, per un ricorso al TAR presentato dalla stessa Alivesi contro il Comune in riferimento alla pratica di Punta Giglio» rivela il Primo cittadino. Nei giorni scorsi l'
appello a Conoci - ma anche ai suoi predecessori Bruno e Tedde - a prendere una posizione a favore della consigliera pentastellata era arrivato dal compagno di partito Graziano Porcu.
Risposta che non si è fatta attendere dall'inquilino di Porta Terra comunque molto critico sulla questione: «tralascio in questa sede ogni valutazione di ordine giuridico sulla incompatibilità che appare tuttavia sussistere, perché ritengo che ogni amministratore sia chiamato a conformarsi alla legge, anche quando non piace, senza che sia necessario il pronunciamento di un organismo assembleare come il Consiglio Comunale per stabilirne il rispetto o meno». Ciononostante secondo Conoci: Il Consiglio Comunale è e deve rimanere il luogo della politica, certamente rispettoso della legge, ma è la sede nella quale ci si confronta su temi politici ed amministrativi, e si formano scelte e non giudizi. Ci sono per questo altre sedi». E si toglie qualche sassolino sulla "questione Punta Giglio": «sul tema della politica però questa è l’occasione per qualche valutazione sulla pratica “Punta Giglio”, rispetto alla quale, dall’insediamento della mia amministrazione, sono stati troppo spesso rappresentati i fatti come una sequenza di illegittimità quando non di illegalità, con addebiti pesanti e intollerabili anche verso l’operato degli uffici che altro non fanno che applicare con attenzione le norme. Una rappresentazione non solo urlata ma a tratti persino violenta attraverso la quale sono stati emessi giudizi e condanne nel peggiore stile giustizialista».
E ancora: «Non si può non rilevare l’assoluto silenzio che invece aveva colpito gli urlatori di oggi quando l’amministrazione era di altro segno politico e come oggi tentino maldestramente e miseramente persino di giustificare quella loro amnesia. Abbiamo assistito al tentativo da parte di qualcuno di volersi sostituire, con l’arroganza dei propri pre-giudizidi, a enti pubblici, autorità di controllo e adesso persino alla stampa. Sempre con presunzione hanno dichiarato di rappresentare i cittadini nella loro generalità. Sono convinto che se interpellassimo i cittadini, gli urlatori integralisti verrebbero relegati in una esigua minoranza».
Conoci difende il suo operato: «l’unica strada, invece, che questa amministrazione, insieme a tutte le altre, ha seguito è stata quella del rispetto delle leggi e dei diritti, vedendo peraltro riconosciuta questa condotta da tutte le autorità e tutti gli enti i quali sono stati chiamati a vigliare e a verificare la correttezza dell’operato sia del pubblico che del privato». «Oggi dico che auspico che la consigliera Alivesi rimanga in Consiglio Comunale e quindi anche nell’Assemblea del Parco di Porto Conte, e aggiungo che non so se a parti invertite la scelta sarebbe stata la stessa. Per me il Consiglio Comunale e l’Assemblea del Parco sono i luoghi nei quali, con regole democratiche e pluralità di voci, sono rappresentati i cittadini nella loro molteplicità di idee sempre nel rispetto delle leggi, dei doveri e dei diritti di tutti» conclude il sindaco.
Nella foto: il sindaco Mario Conoci