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26 febbraio 2022
Alivesi in bilico: appello a ex Sindaci
Punta Giglio all'orizzonte. La consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Alghero, Maria Antonietta Alivesi, rischia l'incompatibilità dopo aver firmato il ricorso al Tar contro il suo comune. L'appello dell'ex consigliere Graziano Porcu ai suoi ex colleghi: «è a rischio la democrazia»
ALGHERO - Per Graziano Porcu (nella foto) è a rischio la democrazia. Non usa giri di parole l'ex consigliere Pentastellato, che si dice sconcertato per il fatto che sia posta all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale la discussione della proposta di delibera consigliare che chiama la massima assise cittadina a prendere posizione sulla presunta incompatibilità della Consigliera Alivesi, “colpevole” di aver sottoscritto -con altri cittadini - un ricorso al Tar «a tutela del territorio contro l'intervento di Punta Giglio». «La professoressa Alivesi, in quanto consigliera comunale, rappresenta la città tutta e nell’interesse della stessa adempie il suo mandato politico. Esercita poteri di controllo e proposta a protezione del territorio e della comunità cittadina».
«La sottoscrizione di un ricorso al Tar da parte di un consigliere comunale è atto legittimo» tuona Porcu, che insieme a Roberto Ferrara nel 2021 aveva deciso di dimettersi, favorendo così l'ingresso in Aula di Giusy Di maio e Maria Antonietta Alivesi. «L’art.63 del testo unico sugli enti locali, infatti, nel prevedere, tra le cause che impediscono di ricoprire la carica di consigliere comunale anche la pendenza di una lite civile o amministrativa con il comune (comma 1 n.4), ha contemplato (comma 3) una deroga nell’ipotesi in cui tale lite riguardi un fatto connesso con l’esercizio del mandato. Tale deroga, volta a salvaguardare il libero esercizio delle funzioni di consigliera, deve ritenersi sussistere ogniqualvolta la controversia attenga all’agire dell’amministratore nell’interesse pubblico e l’oggetto della lite pendente trascenda l’interesse personale del soggetto in quanto finalizzata ad assicurare il corretto funzionamento della p.a. e, con esso, l’interesse della comunità locale o comunque della parte rappresentata» puntualizza.
«Ancora non so chi sia il solerte cittadino che ha attivato questo procedimento amministrativo, non mi interessa concentrarmi sulle persone, vorrei focalizzarmi sui principi che tutelano tutti, anche il solerte cittadino segnalante: La pandemia ha determinato una crisi sociale senza precedenti, la città versa in condizioni disastrose, e la politica di cosa si occupa? Di silenziare una voce, magari fuori dal coro, ma pur sempre una voce. Nel silenzio assordante di tutte le forze politiche chiedo un sussulto di dignità. Chiedo agli ex sindaci di Alghero, Marco Tedde e Mario Bruno, a all’attuale sindaco Conoci di prendere una posizione chiara a favore della democrazia e dei più banali principi di libertà. Non voglio nemmeno immaginare che Marco Tedde, Mario Bruno e Mario Conoci siano insensibili rispetto a questo tema. Non si tratta di una questione personale, ma di principio».
«Chiedo ad ogni consigliere comunale attualmente in carica, di prendere fermamente e pubblicamente una posizione a tutela e garanzia delle prerogative democratiche della consigliera Alivesi. Sono convinto che i consiglieri comunali voteranno compattamente contro l’incompatibilità, affermando con forza il principio che tutela il libero esercizio del mandato politico amministrativo non solo della stessa ma di tutti i consiglieri comunali. Il contrario infatti creerebbe un pericoloso precedente dove chiunque governi possa sentirsi autorizzato a zittire una voce fuori dal coro estromettendola forzatamente dal consiglio comunale solo perché rappresentativa di una battaglia che pare consolidare e rafforzare un blocco sociale – politico non ben definito. Per questo chiedo che tutte le forze politiche partecipino attraverso i propri esponenti al prossimo consiglio comunale. Una loro assenza strategica infatti porterebbe con se un messaggio ambiguo, di complicità con l’iniziativa del solerte cittadino. Chiedo anche un voto a favore della consigliera, perché la contestazione formale di incompatibilità costituirebbe un pericoloso precedente contro la democrazia e libertà di tutti, e ribadisco tutti i consiglieri comunali» conclude Graziano Porcu.
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