S.A.
26 febbraio 2022
Lea Karen Gramsdorff legge "Maria Stuarda"
Oggi la première della terza puntata dedicata a Dacia Maraini con introduzione di Irene Palladini sul Canale YouTube del CeDAC
CAGLIARI - Il dramma di “Maria Stuarda” - regina di Scozia, prigioniera per volontà della cugina Elisabetta I d'Inghilterra – nella pièce di Dacia Maraini (liberamente tratta dall'omonima tragedia di Friedrich Schiller): oggi (sabato 26 febbraio) alle 19 sul Canale You Tube del CeDAC Sardegna la première della terza e ultima puntata del “capitolo” incentrato sulla figura e l'opera della poetessa, scrittrice e autrice teatrale fiorentina, inserito nel trittico dedicato alle drammaturghe di “FiloDiffusione” - il progetto del CeDAC per la creazione di una “libreria virtuale” tra interpretazioni di classici e testi contemporanei nell'ambito di Legger_ezza / Promozione della Lettura.
Focus sull'immaginario dialogo a distanza tra le due sovrane intorno alle questioni fondamentali della libertà e del potere – nel tempo sospeso prima dell'esecuzione: la ragione di stato sconfigge le ragioni del cuore, le due donne, rivali nella lotta per il trono, diventano simbolicamente vittima e carnefice. Il trionfo di Elisabetta è però anche la sua sconfitta, mentre per Maria la morte segna la fine della prigionia in un curioso capovolgimento di ruoli culminante nell'ultimo sacrificio – anche se, paradossalmente ma non troppo, sarà Giacomo, figlio di Maria Stuarda a riunificare i due regni, come primo sovrano d'Inghilterra e di Scozia.
Sul palco del Jazzino l'attrice Lea Karen Gramsdorff presta volto e voce a Elisabetta I d'Inghilterra e Maria Stuarda – le due protagoniste – che incarnano due aspetti differenti, quasi opposti della femminilità: l'algida e enigmatica Regina Vergine figlia di Enrico VIII e Anna Bolena e l'appassionata e “scandalosa” sovrana in esilio mentre l'analisi del testo è curata da Irene Palladini (Ricercatrice di Letteratura italiana moderna e contemporanea - Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell'Università di Cagliari) per una attenta e interessante riflessione sul rapporto tra le donne e il potere.
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