Aldo Salaris
23 febbraio 2022
L'opinione di Aldo Salaris
Per la Sardegna il Pnrr è una sfida da non perdere
Trasporti efficienti, infrastrutture moderne e accessibilità dei territori sono le condizioni necessarie per garantire una ripresa economica robusta e duratura e per assicurare alla Sardegna adeguati livelli di sviluppo. La Regione è impegnata a creare le condizioni affinché la Sardegna possa essere in grado di superare i ritardi cronici che la affliggono e affrontare con più serenità le sfide future, anche grazie alla leva del Piano nazionale di ripresa e resilienza, PNRR.
L’indice di accessibilità della Sardegna è inferiore del 75% rispetto a quello del resto d’Italia, la Sardegna è tra le ultime regioni in Italia nell’indice di competitività. Non solo: indicatori come il livello di innovazione e quello delle infrastrutture, per il quale l'isola è fra le ultime in Italia, sono la prima causa di deficit stradale e ferroviario. Siamo impegnati nel cercare di invertire questi trend garantendo il massimo sforzo e il massimo impegno al servizio della Sardegna e dei sardi. Al deficit conclamato del sistema infrastrutturale sardo corrisponde un deficit di risorse umane. Mancano giovani con competenze all’altezza delle sfide che abbiamo davanti e che richiedono un impegno straordinario in termini di formazione e di maggiori opportunità occupazionali. A questo serve accompagnare uno snellimento delle procedure, una forte azione di semplificazione, a partire dal Codice degli appalti.
La pandemia e la necessità di rilancio delle economie locali hanno indotto a modificare le strategie regionali puntando su opere diffuse nel territorio. Sia nelle ultime rimodulazioni di fondi sia nella programmazione di fondi FSC, la scelta è andata su interventi immediatamente cantierabili relativi ad opere diffuse nei territori e per le quali, dato l’importo non eccessivamente elevato, è certamente possibile la partecipazione alle gare d’appalto da parte di imprese dei territori, con una immediata positiva ricaduta economica. Il PNRR è una sfida da non perdere e per la quale sarà necessaria la massima collaborazione fra Enti per accelerare le procedure. Oggi il PNRR ci dà la possibilità di avere risorse per le opere idrauliche (205 mln), per le ciclovie (33 mln), per l’edilizia residenziale pubblica (46 mln), a cui si aggiungono gli otre 127 milioni su opere stradali, idrauliche e porti.
*L'assessore dei Lavori Pubblici
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