S.A.
14 febbraio 2022
Caro prezzi: giovedì la mobilitazione a Cagliari
Coldiretti guida la mobilitazione del mondo agricolo e pastorale in programma giovedì mattina, 17 febbraio, a Cagliari. Una manifestazione pacifica che vuole sensibilizzare le istituzioni sul caro prezzi e la crisi nel mondo agro-pastorale
CAGLIARI - Prosegue la mobilitazione del mondo agricolo per il caro prezzi e la burocrazia. Dopo Talana con i suinicoltori, Arborea con gli allevatori di bovini da latte la protesta continua con gli altri settori e si allarga geograficamente anche in altre Regioni della Penisola. Giovedì mattina, annuncia Coldiretti Sardegna, ci sarà una manifestazione a Cagliari (e contemporaneamente in altri capoluoghi di Regione) davanti all’Ufficio Territoriale del Governo, rappresentante regionale del Governo centrale, dove si sono dati appuntamento gli agricoltori, a cui saranno indirizzate le richieste.
Una manifestazione pacifica che vuole sensibilizzare le istituzioni (saranno invitati oltre al Prefetto di Cagliari anche i capigruppo del Consiglio regionale) per un caro prezzi incontrollato che sta colpendo tutti i settori economici e tutte le famiglie. «L’agricoltura sta soffrendo pesantemente questo caro prezzi – sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – ed in particolare i settori che oltre ad aver pagato per due anni le restrizioni del Governo per limitare la diffusione del Covid oggi si ritrovano con costi di produzione alle stelle e con i prezzi di vendite uguali o anche inferiori al pre rincaro, come i suinicoltori, i produttori di carciofi e gli allevatori di bovini da latte. Per questo, dopo Talana ed Arborea, sfileremo davanti all’ufficio territoriale del Governo ma inviteremo anche il Prefetto e i rappresentanti politici di tutto l’arco Costituzionale perché in questo momento difficile serve unità e l’impegno di tutti senza distinzione politica».
L’appuntamento è per giovedì mattina, 17 febbraio, a Cagliari. «Con noi manifesteranno contemporaneamente anche gli agricoltori di altre Regioni – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – a testimonianza che il caro prezzi non è limitata alla sola nostra Regione. Sarà l’occasione per sollecitare la Regione a sbloccare i denari della pratiche agricole ferme per cavilli burocratici che diventano ancora più paradossali in questi momenti di forte crisi, come la siccità del 2017».
|