S.A.
14 febbraio 2022
Il Son Chisciotte nel tour sardo
Uno spettacolo firmato Officine della Cultura con Luisa Bosi - Elena Ferri e con i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Tutti gli appuntamenti in Sardegna
MACOMER - Viaggio sulle ali della fantasia con “In arte son Chisciottə” di Samuele Boncompagni, liberamente ispirato a “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes (una produzione di Officine della Cultura, con il contributo della Regione Toscana e del MiC / Ministero della Cultura) in cartellone (in prima regionale) mercoledì 16 febbraio alle 20.30 al TsE di Is Mirrionis in via Quintino Sella a Cagliari per l'ultimo appuntamento con “Il Terzo Occhio” / rassegna multidisciplinare delle nuove creatività e poi in tournée nell'Isola – giovedì 17 febbraio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer, venerdì 18 febbraio alle 21 al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei, sabato 19 febbraio alle 21 al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo e infine domenica 20 febbraio alle 18 all'AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena (in collaborazione con Deamater) – sotto le insegne della Stagione di Prosa 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Sotto i riflettori due attrici - Luisa Bosi e Elena Ferri – insieme con i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, ovvero Luca Roccia Baldini (basso, cajon), Massimo Ferri (chitarra, oud, mandolino), Gianni Micheli (clarinetto, fisarmonica) e Mariel Tahiraj (violino) che interpretano le musiche originali scritte da Massimo Ferri, in una suggestiva mise en scène “dietro le quinte” a ricordare la nascita di uno spettacolo, con la scenografa in scena Lucia Baricci, il tecnico in scena Paolo Bracciali, il fonico Gabriele Berioli, la regia live streaming di Pierfrancesco Bigazzi e Giulio Dell’Aquila (Materiali Sonori), in una sorta di ipotetico “work in progress” sulla falsariga del celebre romanzo di Cervantes, con la regia dello stesso Luca Roccia Baldini (assistente alla regia Stefano Ferri).
Un'affascinante e inedita opera metateatrale e multimediale, nata in tempo di pandemia, come una sfida contro le avversità nel periodo del lockdown e della “sospensione” degli spettacoli: come il celebre hidalgo, deciso a emulare le gesta degli antichi “cavalieri erranti” tra combattimenti contro i mulini a vento, che egli scambia con i temibili e mostruosi “Giganti” e contro eserciti di nemici (poco importa che si tratti in realtà di pacifici greggi di pecore, guidati da meno concilianti pastori), strenuo difensore dei più deboli, perdutamente innamorato della “sua” Dulcinea così gli artisti intraprendono un percorso, reinventandosi e cimentandosi con gli strumenti offerti dalle nuove tecnologie, per tenere accesa la fiaccola della cultura.
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