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13 febbraio 2022
600 metri di reti fantasma dall´Asinara
Grazie al progetto Mare Nostrum del Rotary Club Milano, la Guardia Costiera recupera 600 metri di reti fantasma nel Golfo dell´Asinara. Altre analoghe operazioni all’interno del Golfo dell’Asinara sono in fase di programmazione
PORTO TORRES - Seicento metri di reti fantasma sono state raccolte il 10 e l'11 febbraio nei fondali del Golfo dell'Asinara dal IV Nucleo sub della Guardia Costiera. L'intervento rientra nell'ambito del progetto Mare Nostrum Rotary, programma pluriennale internazionale promosso dal Rotary Club Milano con l’obiettivo di promuovere e curare il benessere degli ecosistemi acquatici e la nostra salute. All'iniziativa - sviluppata con il coinvolgimento dei giovani Rotaract e resa possibile dalla sinergica collaborazione con il Comando generale del corpo delle Capitanerie di porto Guardia costiera - ha contribuito anche il Comune di Porto Torres che ha curato i rapporti con un'azienda abilitata al trasporto questo tipo di rifiuti speciali.
Le cosiddette reti fantasma rappresentano una minaccia sempre più grave per la fauna acquatica: abbandonate dai pescatori abusivi o incagliate nel fondale marino, continuano a svolgere la loro attività di trappola per pesci di ogni dimensione. Inoltre, le reti rilasciano nel tempo microplastiche che poi vengono ingerite dagli animali ed entrano nella nostra catena alimentare. Il nucleo subacqueo della Guardia Costiera proveniente da Cagliari ha eseguito il delicato intervento di ricerca e rimozione delle reti: in mare sono intervenuti un battello pneumatico, una motovedetta dedicata all'attività di Polizia marittima e un'altra più grande che ha fornito il necessario supporto per il trasporto dell'attrezzatura.
Le attività sono state seguite a terra dal comandante della Capitaneria di Porto Torres, Capitano di Fregata Gabriele Peschiulli, dal responsabile di Mare Nostrum, Gabriele Grandini, dall'assessore comunale all'Ambiente Massimiliano Ledda, dal fotografo Mauro Manunza e dal presidente del Rotary turritano Paolo Pinna insieme ai giovani del Rotaract locale. Altre analoghe operazioni all’interno del Golfo dell’Asinara sono in fase di programmazione da parte della Guardia costiera.
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