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8 febbraio 2022
Superbonus 110%, il caso di via Veneto
Territori di serie A e di serie B: Lamentele e denunce ad Alghero. Di seguito la lettera aperta a firma dei condomini degli stabili di Via Vittorio Veneto n° 53-55 che parlano di situazione paraddossale ed un caso di palese ingiustizia sociale
ALGHERO - Ancora disguidi e problemi con il Superbonus 110% ad Alghero. Di seguito la denuncia dei condomini degli stabili di Via Vittorio Veneto n° 53-55, che denunciano un caso di palese ingiustizia sociale.
Da più parti, in questa città, si è posta da tempo la necessità di operare in direzione di una estesa ristrutturazione e riqualificazione del proprio patrimonio immobiliare, al fine di recuperare e ammodernare complessi abitativi appartenenti non solo all’ambito privato, ma, in modo particolare, a quello pubblico, in codizioni di tale abbandono che, in alcuni casi, rasenta la vera e propria fatiscenza. Una eccellente occasione per spingere in questa direzione è venuta dal recente Decreto Legge Semplificazioni bis n. 77/2021, denominato anche Superbonus 110%, concernente la materia dell’efficientamento energetico e riqualificazione edilizia. Tuttavia, su alcuni di questi edifici, proprio quelli più vecchi (costruiti subito dopo la fine della seconda guerra mondiale) e, quindi, più bisognosi di riqualificazione, incombe la Spada di Damocle di vincoli urbanisitico-edilizi, nonché paesaggistici, che impediscono, di fatto, di beneficiare degli interventi previsiti. La conferma è avvenuta dalla risposta ricevuta alla richiesta di chiarimenti, inoltrata con due apposite PEC dai condomini degli stabili siti ad Alghero in via Vittorio Veneto n° 53 -55, e indirizzate alla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e all’AREA Unità Territoriale di Sassari. In particolare, la risposta della Soprintendenza ha confermato la sussistenza, da parte del Ministero della Cultura, di “un interesse culturale ai sensi degli artt. 10 e 12 del D.lgs 42/2004 (Codice dei beni Culturali e del Paesaggio), con Decreto del 10.11.2008 D.R della Sardegna”. In virtù di tali vincoli, nelle facciate dei suddetti stabili, non può essere realizzato il cappotto termico, né, sui tetti, installati gli appositi pannelli fotovoltaici, interventi ritenuti qualificanti per accedere ai benefici previsti dall’Ecobonus all 110%. In tal modo, vengono esclusi dagli interventi complessi abitativi di edilizia popolare che, avrebbero bisogno, perché realizzati con materiali poveri e scadenti dell’epoca, di essere ristrutturati ed efficientati in via prioritaria, mentre a beneficiarne sono condomini di più recente costruzione o ville private, sui quali, evidentemente, non pesano assurdi vincoli di interesse culturale. A nostro parere, questa situazione paraddossale, si configura come un caso di palese ingiustizia sociale, che richiama anche i principi fondamentali del nostro dettato Costituzionale. Per di più quando leggiamo in un articolo apparso su Alguer.it del 3 u.s che, in altre parti della Sardegna, non solo a Cagliari e a Sassari, ma anche a Carbonia, città costruita prima della guerra e con il più alto tasso di edilizia poplare in Italia, “Area prosegue la riqualificazione…usufruendo dei benenefici fiscali legati al Superbonus 110%”. E Alghero? La nostra città, complice l’Area di Sassari distratta e silente, sembra non sfruttare questa opportunità legata proprio alla parte più vetusta e fatisciente del suo apparato immobiliare. Noi riteniamo, invece, che, in una società democratica, non debbano esistere cittadini di serie A ed altri di serie B, o territori con la medesima classifica, e che, di questa indecente ingiustizia, debba farsi carico, con una’azione di rivendicazione unitaria, l’intera classe politica cittadina, per una volta, almeno, senza alcuna distinzione fra maggioranza e opposizione.
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