S.A.
31 gennaio 2022
Mensa, disdetta di massa a Fertilia
Riesplode la polemica ad Alghero. Stavolta sono i rappresentanti dei genitori della scuola primaria di Fertilia a lamentarsi della carenza del personale, della qualità dei cibi, oltre che della varietà del prodotto distribuito. Appello al Comune
ALGHERO - Riesplode la polemica sul servizio mensa nelle scuole di Alghero. Stavolta sono i rappresentanti dei genitori della scuola primaria di Fertilia a lamentarsi della carenza del personale, della qualità dei cibi, oltre che della varietà del prodotto distribuito. «Il servizio a scuola è svolto solo da due addette allo sporzionamento dei pasti, che sono costrette, data la mancanza di personale, a porzionare i pasti per cinque classi, che pranzano ognuna nella propria aula, attendendo quindi il proprio turno. In questo modo, i bambini mangiano anche con un’ora di ritardo e nel frattempo il pasto diventa freddo diventando spesso una “pappa”» scrivono in una nota inviata alla redazione del Quotidiano di Alghero, all'assessore comunale competente (Maria Grazia Salaris ndr) e al dirigente scolastico.
E ancora: «La qualità del cibo ha spesso un aspetto e un gusto certo non appetibile, ad esempio il riso in bianco si presenta come una pappa scotta, sciolta e fredda, molto difficile anche da prendere con il cucchiaio; un altro esempio è la pasta in parte scotta e in parte (nello stesso piatto) completamente cruda; il polpettone che ha un aspetto non certo invitante; stesso discorso si può fare per frutta e verdura, spesso ammaccata, non fresca e, pare, non ben lavata» scrivono i genitori della sezione F che ricordano di avere atteso 4 mesi dall'inizio del nuovo appalto, senza ottenere alcun miglioramento.
«Ricordiamo anche che era stata data notizia alla stampa dal Comune di Alghero dicendo che il nuovo appalto avrebbe previsto l’utilizzo di alimenti di produzione biologica, a lotta integrata, tipici, tradizionali e locali, nonché quelli di denominazione protetta. Sulle tavole degli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie anche le produzioni provenienti dal Commercio Equo e solidale, in aderenza alla relativa Carta italiana che definisce i criteri di eticità che sostengono le relazioni commerciali dei soggetti aderenti. Non ci sembra che tutto questo sia neppure lontanamente simile al pasto che i nostri bambini mangiano ogni settimana» incalzano, chiedendo provvedimenti dagli organi competenti, oltre alla possibilità di far verficare i pasti da una delegazione dei genitori: «Fino a che non otterremo una risposta e non otterremo un pasto accettabile da oggi daremo disdetta e non usufruiremo del servizio mensa».
Foto d'archivio
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