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18 gennaio 2022
«Ricci, il fermo biologico non basta»
Lo dice il professor Guido Beltrami in audizione in quinta Commissione regionale, che ha spiegato le cause della diminuzione della presenza dei ricci nel mare sardo e avanzato alcune proposte
CAGLIARI - In audizione a Cagliari in Quinta Commissione i rappresentanti del Consorzio Biotecnomares sul fermo biologico deciso dalla Regione per la pesca dei ricci. Il professor Guido Beltrami ha spiegato le cause della diminuzione della presenza dei ricci nel mare sardo e avanzato alcune proposte: «La causa del depauperamento delle acque isolane non è dovuta solo all’azione dell’uomo. I cambiamenti climatici stanno giocando un ruolo decisivo. Per questo il fermo biologico non basta, bisogna pensare a progetti di ripopolamento – ha detto Beltrami – secondo noi sarebbe importante individuare alcuni areali, in zone come Sant’Antioco e Oristano dove sono presenti aree marine protette, in cui posizionare delle particolari strutture in terracotta dove far nidificare i ricci. Un progetto in cui coinvolgere i pescatori per la gestione delle riserve». Proposta accolta con favore dalla Commissione e dal commissario di Agris. Nei prossimi giorni sarà approfondita in un tavolo tecnico. Intanto i consiglieri Andrea Piras (Lega) e Francesco Agus (Progressisti) hanno chiesto il ritiro della delibera di Giunta che introduce il fermo biologico. Secondo Piras il fermo va rinviato in attesa di individuare le risorse per i ristori. Per Agus, senza la certezza dei controlli contro l’abusivismo e delle risorse da stanziare per i ristori si rischia di vanificare tutti gli sforzi.
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