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18 gennaio 2022
Progetto di standardizzazione del gallurese
La Regione Sardegna, con specifici bandi, intende attuare un progetto finalizzato alla standardizzazione grafica e fonetica dei linguaggi utilizzati nelle varie aree linguistiche isolane
OLBIA - Facendo riferimento alla L.R. 22/2018, la Regione Sardegna, con specifici bandi, intende attuare un progetto finalizzato alla standardizzazione grafica e fonetica dei linguaggi utilizzati nelle varie aree linguistiche isolane. L'attuazione del progetto passa attraverso il lavoro di ogni singola area, con Enti locali, associazioni pubbliche o di interesse pubblico, in forma singola o aggregata. Anche la Gallura ha risposto in modo unitario all'appello della Regione ed esattamente all'avviso pubblico riguardante la standardizzazione ortografica del sassarese, del tabarchino e del gallurese con le sue varietà del castellanese e dell'isulanu.
Nel bando DGR 13/11 del 9.04.2021, relativamente all’area del gallurese, viene riservata una dotazione finanziaria di € 20.000 lorde, al netto dell’Iva poco più di € 16300, somma del tutto insufficiente per un lavoro organico e complesso, ma pur sempre l’inizio di un percorso che in futuro avrà certamente ulteriori sviluppi. Lo scopo del bando è quello di valorizzare anche le cosiddette "lingue alloglotte" attraverso un codice ortografico riguardante il territorio di competenza, per “promuoverne l’insegnamento nelle scuole e l'utilizzo nelle amministrazioni pubbliche coinvolte, attraverso la redazione di atti, materiale informativo e divulgativo e per amplificarne la visibilità e la presenza scritta nel territorio di competenza".
Al riguardo va ricordato che in Gallura non si parte da zero perché, per iniziativa autonoma di una ventina di studiosi e autori di opere nella lingua locale, insieme all’Associazione Culturale Dialettale di Arzachena, già nel 1997 venne adottato un modello standard di scrittura. Progetto approvato nel 2003 anche dalla Consulta Intercomunale Gallura e dall’Istituto delle Civiltà del Mare di San Teodoro. La domanda di partecipazione è stata presentata dal comune di Olbia, come capofila, rappresentato dal sindaco Settimo Nizzi, delegato dagli altri Enti partecipanti: l'Unione dei comuni Riviera di Gallura, con sede in San Teodoro, rappresentata da Francesco Lai, la Comunità Montana Monte Acuto, con sede in Monti, rappresentata da Francesco Ledda, l'Unione dei comuni Gallura, con sede in La Maddalena, rappresentata da Francesco Manna, l'Unione dei comuni Alta Gallura, con sede in Tempio Pausania, rappresentata da Fabio Albieri.
Nella proposta, tra l'altro, è stato indicato il gruppo di esperti che, partendo dal materiale adottato in precedenza, darà corpo al progetto, con un lavoro la cui durata è stimata in circa un anno. L'iniziativa si avvale della collaborazione dell' Icimar di San Teodoro (Istituto delle Civiltà del Mare), con personalità giuridica riconosciuta dal MURST, rappresentato da Giacomo Mannoni, e della Consulta Intercomunale Gallura, istituto di studi e ricerca sulla lingua e la cultura gallurese, con sede in Arzachena, rappresentato da Pierantonio Bardanzellu. Dopo l'accoglimento del progetto da parte della Regione Sardegna, il comune di Olbia, con la determinazione dirigenziale n°5923 del 30/12/2021, ha affidato il servizio di standardizzazione all' Icimar per un importo di 16.393,44 euro +IVA.
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