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S.A. 14 gennaio 2022
Appalti pubblici: crollo dei bandi in Sardegna
Tra gennaio e novembre 2021 bandite 606 gare per un importo di 421 milioni: meno 18% per numero e meno 63% per importo rispetto allo stesso periodo del 2020
Appalti pubblici: crollo dei bandi in Sardegna

CAGLIARI - Il 2021 si è chiuso con un bilancio nettamente negativo per il mercato regionale dei bandi di gara per lavori pubblici: tra gennaio e novembre (questo il dato più recente) in Sardegna sono state pubblicate 606 gare per un importo complessivo a base di gara pari a 421 milioni. Una quantità in netto calo rispetto al periodo corrispondente del 2020, con tassi negativi del - 18% e - 63% rispettivamente per numero e importo.

In base all'ultima rilevazione del Centro Studi della Cna Sardegna, il tratto determinante del mercato nel corso del 2021 è stato senza dubbio il drastico ridimensionamento dei livelli di spesa attestata su una media mensile inferiore a 40 milioni (un terzo rispetto alla media 2020) e pari alla metà della capacità mensile espressa nel biennio 2018-2019. Più contenuto, ma comunque rilevante, il calo della domanda, con un numero medio mensile di gare promosse sceso a 55 nei primi undici mesi dell'anno contro i quasi 70 del 2020, i 75 del 2019 e i quasi 90 del 2018.Tra gennaio e novembre 2021 bandite 606 gare per un importo di 421 milioni (- 18% per numero e - 63% per importo rispetto allo stesso periodo del 2020).

Con un calo della spesa superiore al -60% e del numero degli interventi del -20% la Sardegna si colloca nelle ultime posizioni tra le regioni italiane Nel dettaglio, sempre secondo i dati di Cna, crollano le grosse gare: solo 14 bandi superano i 5 milioni per un importo di soli 10 milioni: - 60% rispetto al 2020 (questa fascia si attesta sui livelli più bassi degli ultimi 20 anni. Diminuiscono anche i micro-appalti (- 35% come numero e - 24% come importo): crescono soltanto i piccoli lavori tra 150 e 500mila euro (+16% per numero e +22% per importo). Gli enti territoriali isolani hanno bandito 510 gare per un importo di 311 milioni: rispetto ai livelli del 2020 si riducono del 23% la domanda e quasi del 60% la spesa. Solo le Province hanno migliorato il bilancio del 2020: con 62 gare per 27 milioni.

«A meno di sorprendenti risultati nel mese di chiusura dell'anno la nostra regione si collocherà tra i territori con le maggiori riduzioni dei livelli di spesa in gara - commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di Cna Costruzioni - il 2021 si conferma un anno di transizione per i volumi di lavori messi in gara; occorre ora preparare le strutture pubbliche alla crescita del mercato attesa nei prossimi anni accompagnando l'impiego strategico delle risorse disponibili (Pnrr e fondi comunitari) ad una semplificazione normativa che consenta di velocizzare le indispensabili opere infrastrutturali, di riqualificazione e rigenerazione urbana».



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