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S.A. 7 gennaio 2022
«Plastiche e rifiuti al Poetto, gioiello maltrattato»
Così l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) denuncia la situazione della spiaggia nel litorale cagliaritano e invia una nuova istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei necessari provvedimenti di bonifica ambientale
«Plastiche e rifiuti al Poetto, gioiello maltrattato»

CAGLIARI - A Cagliari per indicare una cosa che va per le lunghe si dice "sa fabbrica de sant’Anna", perché la nota chiesa del quartiere storico di Stampace venne iniziata nel 1785 e terminata nel 1938, venne distrutta dai bombardamenti del 1943 e riaperta al culto (dopo stavolta un restauro rapido) nel dopoguerra. Il detto popolare inquadra benissimo la situazione delle centinaia e centinaia di sacchi di nylon che continuano a degradarsi lungo la battigia della spiaggia del Poetto, alcuni integri, la maggior parte molto meno.

Così l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) denuncia la situazione della spiaggia nel litorale cagliaritano e invia una nuova istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei necessari provvedimenti di bonifica ambientale (7 gennaio 2022), coinvolgendo la Guardia costiera, il Comune di Cagliari, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio cagliaritana, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale. In passato altre analoghe istanze erano state inviate a marzo, aprile e giugno del 2021. E’ stata anche nuovamente informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per gli eventuali aspetti penalmente rilevanti in materia di abbandono di rifiuti e violazione del vincolo paesaggistico.

«Tutti sanno, finora nessuno è intervenuto concretamente e risolutivamente per la bonifica ambientale. I sacchi di nylon, ormai degradati e abbandonati, sono “rifiuti” e conseguentemente vanno rimossi con le prescritte cautele e modalità, inoltre ormai – in piena stagione balneare – costituiscono un evidente pericolo per chi entra in mare per un bagno tonificante. Attualmente non sono altro che rifiuti, l’ennesimo oltraggio a una splendida spiaggia chilometrica fin troppo massacrata da pessima gestione nel corso degli ultimi decenni, prima risalenti prelievi di sabbia e più recenti ripascimenti disastrosi, maleducazione, cafonate. Un vero e proprio gioiello ambientale maltrattato».
27/11/2024
La Regione ha deciso che i contributi andranno prima ai Comuni che riposizionano la Posidonia in spiaggia e solo secondariamente a chi decide di disfarsene presso un impianto, proprio come Alghero è costretta a fare per la straordinarietà dei depositi: la denuncia del consigliere Gianni Martinelli



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