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31 dicembre 2021
Sversamento in mare a Oristano: sequestro
Imponente attività di Polizia Giudiziaria eseguita recentemente dal personale della
Capitaneria di porto di Oristano, volta alla tutela dell’ambiente marino. Individuata la nave responsabile dell´inquinamento
ORISTANO - Imponente attività di Polizia Giudiziaria eseguita recentemente dal personale della
Capitaneria di porto di Oristano, volta alla tutela dell’ambiente marino. In particolare l’Agenzia Europea per la sicurezza marittima (EMSA) ha individuato, a mezzo del Sistema denominato Clea Sea Net (basato sull’acquisizione di immagine trasmesse dai satelliti), un presunto inquinamento in un tratto di mare ricadente all’interno della “Zona di protezione ecologica del Mediterraneo Nord Occidentale, del Mar Ligure e del Mar Tirreno”, dichiarata dall’Italia nel 2011, individuando
contestualmente, quale eventuale responsabile, una nave chimichiera diretta ad Oristano.
A seguito di tale segnalazione la Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto ha interessato la Sala operativa della Capitaneria di porto di Oristano per le verifiche ed accertamenti del caso. Sotto il coordinamento del Capo del Compartimento Marittimo – Capitano di Fregata Matteo Gragnani –, ha disposto l’uscita della dipendente motovedetta SAR CP 893, unitamente al team ispettivo da inviare a bordo della nave chimichiera oggetto di attività investigativa. La professionalità del personale inviato a bordo, indirizzato dall’esperto ispettore Port
State Control – Luogotenente Leonardo Foti – ha accertato che l’unità aveva illegalmente scaricato in mare il residuo del carico inquinante, raccolti dallo svuotamento delle linee del carico e sgocciolati durante la disconnessione delle manichette di carico dai manifold.
L’attività investigativa ha consentito di determinare in circa 5 (cinque) metri cubi la quantità di “olio di palma” scaricato in mare; l’olio di palma è una sostanza liquida classificata nociva dalla convenzione internazionale “MARPOL”, nonché inquinante e pericoloso dall’IBC CODE (codice internazionale per il trasporto alla rinfusa di sostanze chimiche pericolose). Al termine dell’attività investigativa il Comandante ed il Primo Ufficiale della Nave sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di inquinamento marino doloso, sanzionato dal D.Lgs 202/2007. L’unità, inoltre, è stata assoggettata ad ispezione PSC, e conseguentemente sottoposta a fermo amministrativo per gravi irregolarità relativi alla sicurezza della navigazione e della vita umana in mare che ha dovuto eliminare prima di riprendere la navigazione. Si provvederà, infine, ad informare lo Stato di bandiera della nave (Isole Marshall) sull’irregolare condotta tenuta dalla nave nella gestione del carico inquinante presente a bordo, al fine di consentire allo stesso di valutare tale condotta ed eventualmente adottare gli opportuni provvedimenti.
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