S.A.
23 dicembre 2021
Nord Sardegna tra luci e ombre Ok turismo, chiudono 209 negozi
Oltre la metà del saldo regionale tra le nuove iscrizioni e le imprese cancellate è generata nel Sassarese, merito di un terzo trimestre del 2021 che indica per il nord Sardegna il miglior tasso di crescita a livello nazionale
SASSARI - Il bilancio della camera di Commercio di Sassari sull'anno che si sta per concludere è positivo: il 2021 è l'anno della ripresa economica per le imprese del nord Sardegna. Secondo il "Focus 2021" realizzato dall'Ufficio studi della Camera di commercio di Sassari analizzando l'evoluzione di alcuni dei principali temi socio-economici dopo oltre 18 mesi dalla comparsa dell'emergenza covid-19, dall'1 gennaio al 30 settembre 2021 si registra una crescita del numero di imprese attive pari al 2%.
Oltre la metà del saldo regionale tra le nuove iscrizioni e le imprese cancellate è generata nel Sassarese, merito di un terzo trimestre del 2021 che indica per il nord Sardegna il miglior tasso di crescita a livello nazionale. Mentre i settori con le migliori performance economiche sono costruzioni, turismo e servizi, l'effetto pandemia continua a essere negativo sul comparto industriale e sul commercio, entrambi in decrescita. Sono le attività al dettaglio le più colpite dall'emorragia di imprese, con una perdita di 209 attività, principalmente legate al commercio ambulante (-178 unità) e agli esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande. Nei servizi, in ambito isolano oltre alle attività immobiliari (+147 imprese), si segnala una buona crescita d attività professionali e scientifiche (+112 unità). La dinamica positiva del numero delle imprese è da ascrivere principalmente alle crescenti istituzioni di Società di Capitale (+ 1.210).
Sempre nei primi nove mesi del 2021 nel nord Sardegna si rianima anche l'export stimato a 140 milioni di euro con un incremento di circa 35 milioni rispetto allo stesso periodo del 2020. Per quanto riguarda l'occupazione, questa è risalita nel periodo da giugno a settembre, facendo registrare oltre 130 mila assunzioni. A trascinare questa ripresa è soprattutto il settore delle costruzioni che, oltre a essere l'unico macro-settore che cresce sia rispetto al 2019 sia al 2020, presenta una forte incidenza di contratti a tempo indeterminato, pari al 25% delle assunzioni, quota nettamente superiore alla media del 9% che si può cogliere a livello complessivo.
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