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21 dicembre 2021
Natale con El Cant de la Sibil•la
Mercoledì il duomo di Alghero accoglierà il Canto della Sibilla, patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Il Canto viene eseguito ininterrottamente dal Medioevo solo ad Alghero e a Maiorca
ALGHERO - Il Festival del Mediterraneo, edizione 2021, si avvia verso il gran finale. Domani, mercoledì 22 dicembre, con inizio alle 20.30, il duomo di Alghero accoglierà l’ultimo evento in calendario, il Canto della Sibilla, patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. L’Associazione Culturale Arte in Musica e il Coro Polifonico Algherese, che nel tempo hanno acquisito il compito di custodire ma anche di divulgare il suggestivo rito, lo riproporranno al pubblico. Interverranno Gabriele Catalano (sibiller), Fabio Frigato (organo), Jasmin Ghera (tromba), Alessia Sassu (violoncello), Alessia Pischedda (percussioni) e Carmela Mura Monfardino (ricerca iconologica e voce narrante). Il complesso corale sarà diretto da Ugo Spanu.
Il Canto viene eseguito ininterrottamente dal Medioevo solo ad Alghero e a Maiorca. El Senyal del Judici o El Cant de la Sibil•la è un canto paraliturgico. Ad Alghero si esegue fin dal XIV secolo, in occasione della Missa del Gall della notte di Natale. Il testo è documentato da una trascrizione, conservata nell’Archivio Storico Diocesano, fatta dal canonico Antonio Michele Urgias nel 1828.
In origine il Canto era diffuso in tutto il Mediterraneo. Preannunciava il ritorno, alla fine dei tempi, di Cristo nelle vesti di Re, Giudice e Salvatore, ovvero uno dei messaggi fondamentali legati alle festività e al Natale. Dopo il Concilio di Trento del 1563 il Cant de la Sibil•la fu ritenuto una tradizione profana e i vescovi ne proibirono l’esecuzione. Il canto scomparve così dalle celebrazioni liturgiche, tranne che a Maiorca e ad Alghero, dove la tradizione popolare prevalse. Il canto viene ancora oggi eseguito grazie anche ai Sibillers che ne hanno preservato il rito. Tra i Sibillers algheresi sono da ricordare don Giovanni Gallo e don Antonio Nughes.
Una secolare continuità di esecuzione pervenuta sino a noi e che il 16 novembre del 2010 l’Unesco ha riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità. Per motivi legati al covid l’Associazione Arte in Musica può celebrare solo adesso la ricorrenza, ma con una data che coincide con i festeggiamenti natalizi. L’evento di mercoledì è organizzato dall’Associazione Arte in Musica nell’ambito della programmazione del Festival del Mediterraneo, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Sardegna - Assessorato alla Pubblica Istruzione Beni Culturali Spettacolo e Sport, della Presidenza del Consiglio regionale, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Alghero e del Comune di Alghero. All’ingresso e durante la serata saranno osservate le prescrizioni sanitarie anti covid.
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