S.A.
8 dicembre 2021
Recovery Found: ecco il Patto tra Sindaci e Provincia
Il Patto è ispirato ad un nuovo modello di sviluppo per il territorio che propone un’offerta originale fortemente ancorata alle radici culturali e all’unicità identitaria del contesto locale, ma anche alla capacità di stare al passo con innovazione e modernità
NULE - TIPS, Rete Metropolitana, Sindaci e Provincia di Sassari, a seguito di un importante e approfondito confronto sulla grave situazione in cui versa il territorio, hanno concordato obiettivi e una strategia comune e sottoscritto un documento programmatico che guarda al rilancio del territorio per stabilire come ripartire e con quali strumenti, tenendo conto delle risorse che può mettere a disposizione l’UE, lo Stato e la Regione Sardegna. Interessante il dibattito con numerosi gli interventi dei presenti in rappresentanza di tutti i soggetti che hanno promosso l’incontro. Tutti hanno ribadito come le tematiche del Recovery Fund, del PNRR della programmazione sui fondi strutturali 2021/27 costituiscano un'opportunità unica e irripetibile, per il nord e più in generale per l'intera Sardegna. Ed evidenziato come in questi anni abbiamo purtroppo assistito al ridimensionamento o alla chiusura di centinaia di aziende, alla costante diminuzione della forza lavoro, ad una costante crescita della disoccupazione, in particolare giovanile, alla riduzione demografica, all’emigrazione dei giovani laureati e diplomati, all’abbandono e alla dispersione scolastica, allo spopolamento delle aree interne e dei comuni minori.
È intervenuto ai lavori anche il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana. In sostanza – è stato il sentimento comune - facciamo i conti con un lungo elenco di nodi irrisolti e con un livello arretrato e inadeguato di infrastrutture, materiali e immateriali, che penalizzano la nostra capacità competitiva, la cui soluzione è indispensabile per il rilancio del territorio. Occorre agire, mettere in campo progettualità, capacità nella programmazione e realizzazione dello sviluppo, unitamente a politiche delle risorse umane, della formazione e dell'istruzione, a politiche di settore e territoriali (socio-assistenziale-sanitario, edilizia, chimica verde, ZES e area di crisi industriale complessa, commercio, credito, innovazione digitale, beni culturali, sviluppo aree interne e agroalimentare). Ed occorre intervenire per rimuovere i vincoli che condizionano la competitività: fisco, trasporti e mobilità (quindi del peso dell’insularità) infrastrutture materiali e immateriali, energia e metano, con particolare attenzione al tema della giusta transizione energetica, accesso al credito, pubblica amministrazione, scuola e formazione.
Una consapevolezza che ha portato Rete Metropolitana del Nord Sardegna, Tips (Tavolo Istituzioni Parti sociali), e Provincia di Sassari unitamente alle Unioni dei Comuni e delle Comunità Montane a elaborare un documento per lo sviluppo economico e sociale: “Un patto per lo sviluppo della provincia di Sassari” e la determinazione a istituire una cabina di regia che abbia il compito di avviare il confronto tra i numerosi stakeholder garantendo allo stesso tempo i necessari momenti di sintesi con la fondamentale la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali, delle parti sociali, delle componenti culturali di questo territorio a partire dalla Rete Metropolitana, Provincia e Tips. Dalla analisi delle centralità strategiche contenute nel documento vengono individuati alcuni spunti sui temi prioritari del nuovo modello di sviluppo territoriale sostenibile della Provincia di Sassari che lasciano intendere in modo chiaro la “direzione di marcia” della nuova visione strategica.
Il Patto è ispirato ad un nuovo modello di sviluppo per il territorio che propone un’offerta originale fortemente ancorata alle radici culturali e all’unicità identitaria del contesto locale, alla capacità di stare al passo con innovazione e modernità perché in grado di puntare sulla qualificazione delle risorse umane e sulle nuove tecnologie e di investire nel digitale, nelle energie rinnovabili e nella green e blue economy, nell’alta qualità delle produzioni agro-alimentari ed eno-gastronomiche, nei servizi del terziario avanzato, nell’industria dell’ eco-turismo attento alla salvaguardia dell’ambiente, nelle bio-tecnologie e nelle tecnologie della salute per la sicurezza sanitaria e per innalzare la qualità della vita a favore dei residenti e dei turisti. E da Nule arrivano le prime iniziative concrete del Tavolo.
Nelle prossime ore verranno inviate al Governo tre lettere che richiedono risposte immediate. La prima sullo stato di attuazione del protocollo sulla chimica verde; la seconda sulle modifiche da apportare alla bozza del DPCM energia per la Sardegna; la terza sugli investimenti infrastrutturali sulla rete ferroviaria. Dopo la fase acuta della pandemia il territorio provinciale vuole ripartire con una nuova visione strategica e da conseguenti azioni capaci di attrarre capitali e imprese e contribuire creare occupazione e a valorizzare il capitale ambientale, sociale e territoriale.
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