S.A.
26 novembre 2021
Porto Torres si candida per i pellegrinaggi
Turismo religioso, il Comune candida Porto Torres come Destinazione di pellegrinaggio e di Itinerari dello Spirito promossa dalla Regione
PORTO TORRES - Il territorio di Porto Torres punta a entrare nel “Registro dei Cammini e degli itinerari religiosi e dello Spirito” istituito dall’assessorato regionale del Turismo. Questa mattina, l'assessora alla Cultura Maria Bastiana Cocco e il consigliere Gavino Sanna hanno ricevuto a Palazzo Comunale una delegazione dell'assessorato regionale al Turismo (composta da Renato Tomasi, responsabile del Turismo culturale-religioso in Sardegna, Giovanni Santo Porcu e Roberta Serrenti, in rappresentanza della Fondazione Destinazione di Pellegrinaggio della Sardegna), nell'ambito del percorso attivato per ottenere il riconoscimento della "Valenza turistica culturale e religiosa" della "Destinazione Porto Torres".
Un passo propedeutico per poter essere inseriti in questo registro rivolto a chi pratica il turismo religioso, un settore considerato in crescita nel panorama isolano. Il Comune ha presentato la candidatura forte della di uno sviluppo storico legato alla tradizione del pellegrinaggio: il culto dei Martiri turritani, la celebrazione della Festha manna come evento partecipato da tutta la Sardegna, la centralità della basilica romanica di San Gavino nel panorama spirituale isolano. In più, il Comune di Porto Torres è parte importante del percorso di alcuni Itinerari religiosi e dello Spirito riconosciuti o in fase di riconoscimento da parte della Regione, costituendo il punto di partenza del Cammino di Santu Jacu in Sardegna, il Cammino 100 Torri e aderendo ufficialmente, fin dalle iniziali fasi di progettazione, alla costituzione e gestione del Cammino Minerario di Santa Barbara del Nord Ovest nel territorio della Nurra.
Per supportare la candidatura, è stato redatto un corposo dossier in cui si ripercorre la storia e le caratteristiche del culto ai Martiri turritani, vengono illustrate le caratteristiche del patrimonio storico, archeologico, artistico e ambientale della città, insieme a una fotografia di come il territorio viene fruito dal punto di vista turistico. «La devozione a Gavino, Proto e Gianuario ha conferito a Porto Torres un ruolo centrale nella religiosità sarda - dichiarano l'assessora Cocco e il consigliere Sanna - ed è naturale che venga inserita in questo registro regionale. Siamo convinti che rappresenti l'opportunità per incrementare le potenzialità promozionali di un territorio che, per via del porto e della sua storia, da duemila anni è un punto di riferimento obbligato per tutti i sardi e che ha tanto da offrire a chi arriva da fuori». Il riconoscimento regionale della Destinazione di pellegrinaggio per Porto Torres rappresenta l’anticamera per cogliere l’opportunità di essere parte integrante della Fondazione Destinazione di Pellegrinaggio della Sardegna, nata recentemente in stretta sintonia tra l’Assessorato del Turismo e la Conferenza Episcopale Sarda.
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