Cor
17 novembre 2021
Femminicidio di Alghero, spunta l’audio falso
Durante il processo in corso in Tribunale a Sassari, è venuto fuori che il presunto omicida avrebbe realizzato addirittura un audio falso per far credere ai parenti della vittima che Speranza Ponti fosse ancora viva
ALGHERO - Neve, sconcertanti, rivelazioni spuntano in occasione del processo in corso presso il Tribunale di Sassari per la morte di Speranza Ponti, la 49enne di Uri, residente ad Alghero e ammazzata in Riviera del Corallo nel dicembre del 2019.
Il corpo della donna fu trovato dopo quasi due mesi dalla sua scomparsa, proprio su indicazione di Farci, che aveva spiegato di averla trovata impiccata nella casa che i due condividevano e di averne nascosto il cadavere per paura di non essere creduto dalle Forze dell'ordine.
Alla sbarra l'ex compagno Massimiliano Farci, 54enne di Assemini, con un passato da omicida (scontava ad Alghero un ergastolo in regime di semilibertà per il delitto della Lotus Rossa, in cui, nel 1999, fu ammazzato l’imprenditore Renato Baldussi di San Sperate).
Durante il processo, quello che non ci si aspetta: gli inquirenti hanno parlato del disperato e lucido tentativo che l'uomo avrebbe studiato per depistare i parenti della vittima: Farci avrebbe realizzato un audio falso su un video di Speranza, facendo credere loro che fosse ancora viva.
Foto d'archivio
|