S.A.
15 novembre 2021
Due giornate in ricordo di Franco Oppo
Due giornate organizzate tra il Teatro Massimo e il Conservatorio nell’ambito del programma Aricmusa e di Spaziomusica festival 2021, che affronteranno diversi aspetti della produzione del compositore scomparso nel 2016
CAGLIARI - Sarà un’iniziativa articolata a complessa, coordinata per l’Università di Cagliari da Paolo Dal Molin, a fare il punto sull’opera di Franco Oppo, il compositore italiano d’avanguardia scomparso nel 2016, che fu ospite di importanti festival internazionali (Dardmstadt, Venezia, Varsavia), ed è stato e viene eseguito da musicisti di primordine (Krzysztof Okon, Irvine Arditti, Andrzej Markowski fra gli altri). Due giornate, giovedì 18 e venerdì 19 novembre, organizzate tra il Teatro Massimo e il Conservatorio nell’ambito del programma ARCIMUSA e di Spaziomusica festival 2021, che affronteranno diversi aspetti della produzione del compositore, facendo convergere musicisti e studiosi di provenienza, esperienza e affiliazione varie (Conservatori di Cagliari, Palermo e Sassari; Fondazione Giorgio Cini; Licei musicali di Oristano, Sassari e Venezia; Università di Cagliari e Pavia-Cremona; free lance).
Un rilievo particolare sarà dato ai processi compositivi (collaborazione con l’interprete compresa), di elaborazione teorica, definizione poetica, autorappresentazione e costruzione identitaria. Le relazioni saranno affiancate da performance dal vivo commentate e, nella fascia serale, dal concerto. Contestualmente verrà presentato il CD “Franco Oppo. Portrait” pubblicato quest’anno dalla casa discografica Linæ Occultæ. Organizzata in partenariato con il Conservatorio di Cagliari e l’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini, l’iniziativa promuove un approccio interdisciplinare e inclusivo ai temi del progetto, incentivando l’integrazione multilivello di attività scientifiche, artistiche, formative e culturali nel territorio regionale e nazionale.
Impegnato sul fronte teorico e didattico, Oppo ha dato vita a una scuola di composizione in Sardegna, formando allievi di diverse generazioni e tendenze. Inoltre, a partire dagli anni Settanta, ha svolto un’intensa attività organizzativa e d’intervento culturale. In quest’ambito ha creato il Festival Spaziomusica – quarant’anni nel 2022 – che ha ospitato Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen, Iannis Xenakis e altre figure di riferimento del secondo Novecento. La sua azione è stata determinante per collegare la Sardegna alla rete europea della musica d’arte contemporanea, riportando al contempo in Europa i temi del rapporto tra musiche di tradizione orale e musica di ricerca, della periferia e dell’insularità.
Dopo la sua scomparsa, cinque anni fa, il suo archivio è stato donato alla Fondazione Giorgio Cini, che ne promuove la valorizzazione tramite lo studio e la performance basata sulle fonti. Nel 2019 il Dipartimento di Lingue, lettere e beni culturali dell’Università di Cagliari ha avviato una campagna di ricerca su Franco Oppo all’interno di due programmi finanziati con bando competitivo: “ARCIMUSA, I beni culturali e le costruzioni identitarie: arte, cinema e musica. Il caso della Sardegna, dal secondo dopoguerra ai giorni nostri” (Fondazione di Sardegna, 2019-2022) e “Patrimoni, festival, archivi” (PRIN - progetto di rilevante interesse nazionale, MUR, 2020-23). A questi progetti collaborano ricercatori e ricercatrici di diverse discipline (antropologia, etnomusicologia, musicologia, sociologia, storia dell’arte e studi di cinema e audiovisivi).
Nella foto: Franco Oppo
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