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G.P. 26 ottobre 2021
Confartigianato richiede propoga Superbonus
Sassari, Confartigianato Imprese: Superbonus, l´opinione degli artigiani sassaresi per il Superbonus 110% con proroga parziale fino al 2023: Sostanzialmente non comprendere le abitazioni diverse dai condomini significa escludere la stragrande maggioranza dei comuni italiani
Confartigianato <i>richiede</i> propoga Superbonus

SASSARI - Superbonus 110% con proroga parziale fino al 2023. “Il nostro comparto artigiano confida in un rinnovo totale degli incentivi” è l’opinione di Confartigianato Edilizia Sassari. «Accolgo con entusiasmo la notizia della proroga del super bonus 110% a conferma del successo di una misura che sta aiutando l'intero paese a rialzarsi dalla crisi economica – afferma Franco Ponti, Presidente provinciale di Confartigianato Edilizia Sassari sul superbonus 110% - ma il governo si deve impegnare a fare di più garantendo la proroga anche per gli edifici unifamiliari, edifici fino a 4 unità immobiliari, unità immobiliari funzionalmente dipendenti che sono prevalenti nel nostro territorio e la cui esclusione comporterebbe una grave penalizzazione per le nostre imprese e per tutto il territorio nazionale. Sostanzialmente non comprendere le abitazioni diverse dai condomini significa escludere la stragrande maggioranza dei comuni italiani soprattutto quelli piccoli e medi, di cui si compone il territorio del nord Sardegna, dove storicamente la tipologia edilizia è diversa dal condominio».

«Non parliamo, dunque, delle ville dei super-ricchi, che già la norma escludeva dall'inizio ma di milioni di persone che hanno come gli altri il diritto a usufruire della maxi agevolazione – prosegue Ponti - Chiediamo che il Ministero dell'Economia e il Governo ci ripensino e trovino le coperture e le modalità adeguate per scongiurare una discriminazione che avrebbe conseguenze negative su gran parte del nostro territorio proprio in un momento in cui, anche grazie al Superbonus, l'economia sta ripartendo all'insegna della sostenibilità – conclude il signor Ponti - dobbiamo perseguire la sostenibilità a tutto tondo e saper coniugare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, pena l'impoverimento e il blocco del sistema Paese. Nel nostro territorio la tipologia di abitazioni che il governo vuole escludere è prevalente. L’assenza di una proroga per gli edifici unifamiliari, Edifici fino a 4 unità immobiliari, Unità Immobiliari funzionalmente indipendenti comporterebbe una grave penalizzazione per le nostre imprese e per tutto il territorio».

Se le intenzioni del Governo saranno confermate, il panorama delle scadenze del Superbonus dovrebbe assumere i seguenti connotati: condomìni 31 dicembre 2023; Edifici di proprietà degli ex IACP 31 dicembre 2023; Edifici unifamiliari 30 giugno 2022; Comunità energetiche rinnovabili, cooperative di abitazione, ASD, organizzazioni senza scopo di lucro 30 giugno 2022; Edifici fino a 4 unità immobiliari con unico proprietario 30 giugno 2022, 31 dicembre 2022 se entro il 30 giugno 2022 è stato realizzato più del 60% dei lavori.

Il Ministro dell’Economia Daniele Franco il 6 ottobre 2021 ha dichiarato che il Superbonus è “uno strumento molto costoso” e “non sostenibile alla lunga” e che ‘se ciascun italiano fa domanda,l’effetto sui conti e sul debito è stratosferico”. I recenti dati dell’Enea: al 30 settembre 2021 sono state depositate oltre 46.000 asseverazioni per un totale di investimenti ammessi a detrazione di oltre 7,4 miliardi di euro, con un investimento medio di 557.730,54 euro per i condomini, di 101.992,21 euro per gli edifici unifamiliari e di 93.590,50 euro per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti. «Mi auguro che il Governo voglia riproporre il Superbonus nella formula attuale o che le forze politiche di maggioranza inducano il Governo a rivedere le proprie scelte – conclude il signor Ponti – che paiono finalizzate a far venir meno proprio gli incentivi più applicati. La limitazione del Superbonus, peraltro, si pone in netto contrasto con le aspettative del comparto alimentate dallo stesso esecutivo e creerà ulteriore tensione su un mercato già fortemente stressato».
22/11/2024
Più di 300mila sono stati costruiti prima del 1980 mentre quasi 200mila sono successivi a questa data. Del totale delle oltre 700mila abitazioni occupate in Sardegna, il 61,3%, 442.700 unità, è stato edificato prima del 1980. Le più vecchie d´Italia si trovano in Liguria, con l´82,8% delle case costruite più di 40 anni fa: la Sardegna occupa il 19esimo posto



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