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22 ottobre 2021
Viaggio nel mondo Abbado al Lazzaretto
Legambiente e la famiglia Abbado, in collaborazione con la sezione sarda della Società Botanica, promuovono un’escursione all’aria aperta immersa nella macchia mediterranea, in località Lazzaretto ad Alghero
ALGHERO - Un’escursione all’aria aperta immersa nella macchia mediterranea, alla scoperta e conoscenza di una porzione di territorio, unico e particolarissimo nel suo genere, con sguardo attento (e guidato) alle sue peculiarità botaniche. L’evento è gratuito e aperto a tutti: punto di incontro (ore 10) il parcheggio retrostante la spiaggia del Lazzaretto.
Questo quanto accadrà domani, sabato 23 ottobre 2021, a partire dalle 10 del mattino nell’area di proprietà della famiglia Abbado in località Lazzaretto ad Alghero. Questa la prima di una lunga serie di attività mirate al favorire la conoscenza e la scoperta di questo interessante sito ambientale da parte delle comunità locali. Il tutto grazie alla disponibilità della famiglia Abbado - proprietarie dell’area - e alla volontà di Legambiente, che della stessa area ha ricevuto la gestione in comodato d’uso gratuito, in collaborazione con la Società Botanica Italiana.
Dopo una breve introduzione affidata ai rappresentanti dei circoli Legambiente di Alghero e Sassari, a intervenire saranno i botanici dell’Università degli Studi di Sassari, profondi conoscitori di questo territorio dato che da anni sono impegnati nello studio della flora e della vegetazione del sito in questione, inserito nel contesto dell’area vasta all’interno del Parco Regionale di Porto Conte e territori limitrofi.
Grazie alla partecipazione degli studenti dell’Ateneo sassarese di Biodiversità vegetale costiera (corso di laurea magistrale in Gestione dell’Ambiente e del Territorio) e di Biodiversità vegetale insulare (corso di laurea in Scienze Naturali), guidati dal professor Emmanuele Farris coordinatore della sezione sarda della Società Botanica Italiana, sarà possibile approfondire sul campo i temi legati alla presenza e crescita di flora e vegetazione degli ambienti rocciosi e sabbiosi costieri, ambienti particolarmente ricchi di piante endemiche dalle peculiari caratteristiche morfo-funzionali legate alla risposta a fattori ambientali estremi - vedi il vento e la salinità che - caratterizzano gli ambienti costieri mediterranei.
«Questa iniziativa rappresenta un modello innovativo di gestione e valorizzazione delle risorse naturali dei nostri territori - spiegano gli organizzatori di Legambiente -. In un contesto come quello creato infatti, la proprietà privata si avvale della collaborazione sinergica di Associazioni ambientaliste e società scientifiche per promuovere la tutela e la conoscenza del patrimonio botanico autoctono. Modello la cui applicazione è replicabile. Idea diventata concreta realtà pronta a dare i suoi frutti tangibili. E, ovviamente, sostenibili».
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