Roberto Trova
22 ottobre 2021
L'opinione di Roberto Trova
Il fascismo è come la minestra riscaldata
Come la minestra riscaldata l'antifascismo viene recuperato al momento buono sopratutto in concomitanza con le elezioni e bisogna dire anche con discreti risultati. Premesso che lo scrivente è lontano anni luce da qualunque forma di dittatura da qualunque parte dell'arco costituzionale dovesse pervenire mi preme esprimere un parere sull'uso strumentale della storia. Secondo il parere di alcuni il fascismo si dovrebbe combattere a colpi di cancellina e magari anche demolendo i palazzi che al loro esterno hanno scritte che sono parte integrante di un edilizia razionale che a torto o a ragione è considerata la più importante del secolo scorso al punto che architetti giapponesi son venuti in Italia per studiarla e che città africane vengono proprio per quel tipo di edilizia considerate patrimonio dell'Unesco.
L'italia è piena di palazzi risalenti a quel periodo e non mi sembra che la gente sia infastidita quando quotidianamente ci passa di fronte. Il rischio di usare la cancellina o la pittura o gli stracci per cercare di eliminare un pezzo di storia importante per l'Italia fa cadere le persone che agognano questo, a livello dell‘Isis o dei talebani che son maestri nel distruggere la storia del proprio popolo. In altre parole si potrebbe arrivare ad essere come nella Russia sovietica dove i dissidenti venivano anche cancellati dalle foto dopo essere stati torturati o giustiziati come capitò a Trockij. Tutti i regimi dittatoriali andrebbero combattuti ma non con la gomma, bensì studiando, conoscendo imparando fagocitando e metabolizzando i motivi per cui tanti sbagli son stati fatti, e quelle scritte son messe li perché i vostri figli e i vostri nipoti possano alzare gli occhi e chiedere voi padri e nonni perché si son fatti tanti sbagli.
Le scritte vanno dibattute non cancellate , la storia và discussa non abbattuta e cancellare quelle scritte è un errore grossolano. I monaci medioevali hanno trascritto tantissime opere anche eretiche ed esecrabili, ma è grazie a loro che noi oggi possiamo studiarle, o forse per chi auspica la cancellazione della storia anche il 5 maggio sarebbe dovuto essere dato alle fiamme
Per finire vorrei sommessamente ricordare che il fascismo è morto 70 anni fa mentre tanti altri regimi di segno diverso sono oggi ancora in auge. L’unità di un popolo non si ottiene dividendo , ma studiando e dando le colpe a chi veramente le ha a prescindere dal colore politico perchè anche quelle scritte e dunque quel periodo storico qualcosa di buono l‘avranno pure fatto. Per finire un ringraziamento agli architetti che si son occupati del restauro anche perchè loro son riusciti a discernere tra l'edilizia celebrativa e quella civile alla quale Punta Giglio appartiene. Detto questo e sicuro di non essere riuscito a convincere nessuno tra quelli che quelle scritte vogliono che vengano eliminate a colpi di cancellina, mi permetto di dire che se Punta Giglio causa loro malessere esistono ad Alghero tantissimi bar e ristoranti dai quali i tramonti sono altrettanto magnifici.
*consigliere comunale Psd'Az Alghero
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17 gennaio 20 gennaio 20 gennaio
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