G.P.
19 ottobre 2021
Al Teatro Verdi di Sassari si alza il sipario
Saranno 8 gli appuntamenti al Teatro Verdi di Sassari, pronto a riprendere a pieno regime la sua attività. Dal 22 ottobre al 19 novembre, dal flamenco a Ludwig van Beethoven, passando per la presentazione delle novità discografiche di giovani artisti sardi
SASSARI - Il Teatro Verdi di Sassari è pronto a riprendere a pieno regime la sua attività e ad accogliere il 100% del suo pubblico. Con l’entrata in vigore delle nuove misure anti-Covid, infatti, i teatri possono operare a capienza completa, purché si trovino in zona bianca. Alla guida della macchina organizzativa della stagione concertistica 2021, la Cooperativa Teatro musica porterà sul palco di via Politeama 8 spettacoli coinvolgenti, capaci di soddisfare diversi gusti musicali.
Si parte venerdì 22 ottobre alle 21 con l’intensa performance di musica e danza del gruppo Meridiano Flamenco. La compagnia di sei elementi, tre danzatrici accompagnate da chitarra, percussioni e voce, si è formata a Siviglia, nel cuore dell’Andalusia, culla della nascita del flamenco. Arte gitana per eccellenza, il flamenco nasce come forma di sfogo emozionale in grado di raccontare sentimenti contrastanti, amore e odio, gioia e tristezza, dolore e felicità. Il canto melodico con voce roca e gutturale si accompagna al ritmo della chitarra, delle palmas (il battito delle mani fra loro), dei pitos (lo schiocco delle dita), delle percussioni delle mani su varie parti del corpo e dei suoni prodotti dal battere di un bastone o dei piedi sul pavimento. Il tutto segna l’accento del compás (la sequenza ritmica) e compone lo struggimento e il pathos del flamenco.
La stagione proseguirà venerdì 29 ottobre con il primo appuntamento della rassegna “ CD Novità in Città” dedicata al mondo della discografia. Il progetto è nato nel 2018 con l’obiettivo di far conoscere al pubblico gli ultimi lavori di giovani artisti sardi attraverso la presentazione e l’ascolto dal vivo dei loro cd. «I concerti - dice il direttore artistico Stefano Mancini - si terranno nella accogliente Sala Concerti del teatro Verdi. Al momento avendo già esaurito in prevendita i posti disponibili abbiamo previsto per ogni presentazione un doppio appuntamento alle 17,30 e alle 21».
La prima delle quattro serate vede come protagonisti i cantautori Gabriele Masala e Kya che durante il primo lockdown hanno fuso la loro arte dando vita all’album “Scordo e Accordo”. La rassegna prosegue venerdì 5 novembre con il duo Zeezon formato da Marcello Peghin (chitarra + elettronica) e Livio Solinas (sax + elettronica). La musica dei Zeezon è un omaggio all’improvvisazione. Il 12 novembre sarà la volta di Andrea Andrillo, ritenuto uno degli artisti più interessanti del panorama cantautoriale isolano. Con il suo ultimo disco “Prolagus, musica e parole per non morire” si è aggiudicato lo scorso 27 luglio il Premio Discografico Mario Cervo 2021. La chiusura della rassegna, il 19 novembre, è affidata alla raffinata cantautrice Sidra. Al secolo Piera Demurtas, Sidra ha ottenuto nel tempo diversi riconoscimenti a partire dalla vittoria, nel 2016, del Premio A.Squarciagola” del Piccolo Festival del Cantautore che le ha permesso di calcare il palco di ABBABULA per aprire il concerto dei Baustelle.
L’appuntamento con la grande classica fiore all’occhiello del cartellone autunnale del Verdi prenderà il via il 4 novembre con una rassegna di tre appuntamenti dedicati a Ludwig van Beethoven. «La Cooperativa Teatro e/o Musica - dice il direttore artistico Stefano Mancini – non ha voluto rinunciare a celebrare il genio del grande compositore tedesco. Lo scorso anno, infatti, ricorreva il 250° anniversario della nascita di Beethoven ma l’applicazione del DPCM del 24 ottobre 2020 costrinse il Teatro Verdi ad annullare le attività programmate, in particolare la rassegna dedicata al compositore, uno tra i più grandi e influenti di tutti i tempi. Per tutti gli spettacoli in cartellone, oltre all’esecuzione di brani immortali dello sterminato repertorio di Beethoven, all’inizio e alla fine del concerto, è prevista una presentazione e un commento di un critico musicale».
Si parte giovedì 4 novembre con il concerto n. 4 op. 58 in Sol Maggiore per pianoforte e orchestra nella versione per pianoforte e quintetto d’archi di Vinzenz Lachener. A eseguirlo sarà il giovane e già affermato pianista Simone Ivaldi. Il quintetto d’archi è composto da Michelangelo Lentini (I° violino) Francesco Fadda (II° violino) Sergio Lambroni (Viola), Paolo Tedde (Violoncello) e Paolo Beretta (Contrabbasso). Il concerto n.4 è stato composto tra il 1805 e il 1806 ed eseguito per la prima volta due anni dopo con lo stesso Beethoven al pianoforte. La composizione è ispirata al mito della ninfa Euridice e la presentazione e il commento sono curati dal maestro Alessandro Tommasi.
Giovedì 11 novembre il sipario si apre sul duo Guglielmo De Stasio al violino e Juliette Aridon al pianoforte. I due musicisti eseguiranno la famosissima sonata n. 5 op.24 in Fa Maggiore per violino e pianoforte detta “La Primavera”. Dedicata al conte Moritz von Fries, fu scritta da Beethoven nel 1800 ed è la prima delle sue dieci sonate per pianoforte e violino fornita di quattro tempi. L’Allegro, l’Adagio, lo Scherzo e il Rondò. La presentazione e il commento dell’esecuzione sono affidati a Luisa Sclocchis.
Il terzo e ultimo degli appuntamenti dedicati alla musica immortale di Beethoven è fissato per giovedì 18 novembre. Ancora una volta a incantare il pubblico del Verdi sarà una sonata per violino e pianoforte: la n.10 op.14 N.2 in Sol Maggiore, composta nel 1799. Ad eseguire i tre movimenti della composizione, Allegro, Andante e Allegro assai, saranno Michelangelo Lentini alpianoforte e Juliette Aridon al violino. Andrea Ivaldi, infine, si occuperà della presentazione e del commento dello spettacolo.
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