Il Quotidiano di Alghero si arricchisce della rubrica settimanale “La poesia del lunedì”, ciclo di video-letture scelte ed interpretate da Pier Luigi Alvau
“O toi que j’eusse aimèe...”
E ora una digressione. Consideriamo
quella variante dell’amore
che amore non può mai chiamarsi.
Sono istanti isolati senza futuro.
Nella città dove starò tre giorni
c’incontriamo.
Scambiamo cento parole.
Ma una luce negli occhi, un silenzio
o le mani che sfiorano al commiato
accendono l’immaginazione.
Senza motivo o causa uno suppone
di essere giunto troppo presto o troppo tardi
e si dispiace (“non averti conosciuto”).
E involontariamente riempi la tua nicchia esatta
in un celibe harem d’ombra e fumo.
Intoccabile,
incorruttibile al giogo dell’amore.
Viva in quello che De Rougemont ha chiamato
il possesso attraverso la perdita.
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José Emilio Pacheco _
Poeta messicano (1939-2014)