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14 ottobre 2021
Alessandria intitola una piazza a Grazia Deledda
Per celebrare i 150 anni dalla nascita. La Commissione Consiliare Toponomastica ha, infatti, approvato all’unanimità la proposta, partita dal Circolo "Su Nuraghe" e presentata dal Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Locci
NUORO - La città di Alessandria per celebrare i 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda ha deciso di omaggiarla intitolando una piazza in suo onore. La Commissione Consiliare Toponomastica ha, infatti, approvato all’unanimità la proposta, partita dal Circolo "Su Nuraghe" e presentata dal Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Locci, di dedicare alla grande scrittrice sarda una piazza cittadina. Il nome della scrittrice nuorese entra cosi nella toponomastica della città di Alessandria come doveroso omaggio a una donna che seppe raccontare magistralmente la Sardegna e la sua gente e che da autodidatta arrivò al Premio Nobel per la Letteratura, il riconoscimento più prestigioso, ambito da ogni scrittore: prima e unica donna italiana.
«Siamo molto felici di questa notizia - dichiara Sebastiano Tettei il presidente del circolo "Su Nuraghe" - tutta la comunità sarda ha accolto la delibera con esultanza e gioia. La piazza scelta è peraltro attigua al nostro circolo in quanto interseca con via Sardegna ove ha sede "Su Nuraghe". Abbiamo in animo - prosegue Tettei - di festeggiare l'inaugurazione della piazza con una serie di eventi che coinvolgano i sardi di Alessandria, tutti i cittadini e tutte le istituzioni territoriali e culturali, nonché tutte le scuole di ogni ordine e grado. Stiamo lavorando su programma che preveda l'esibizione nella nuova piazza Grazia Deledda di un gruppo folkloristico in costume con balli e musiche sarde. Negli spazi della sede contiamo, invece, di realizzare reading letterari dedicati ai libri della Deledda, di proiettare storici filmati cinematografici prodotti dall'Istituto Luce e il recentissimo documentario "Grazia Deledda, la rivoluzionaria", di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli. Vorremmo, infine, risorse finanziarie consentendolo, chiudere le celebrazioni con un concerto di musica tradizionale sarda».
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