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9 ottobre 2021
Antonello Colledanchise in 12 canzoni
In uscita il prossimo 15 ottobre il nuovo album “Com se’n vola lo temps” (Come vola via il tempo). Un CD con 12 canzoni. Contiene alcune registrazioni fatte negli ultimi 15-20 anni, molte delle quali arrangiate da Mariano Balzani. e con l’apporto di Cristiano Caria, Massimiliano Peana, Giampietro Moro e altri
ALGHERO - La canzone d’autore ad Alghero: forse il primo cantautore fu Txù Terrat (Salvatore Corbia), morto nel 1927, ritenuto il primo cantore dei giorni nostri. Poi seguì una folta schiera di cantautori i quali, ognuno nel proprio genere, diedero nuova linfa alla canzone algherese. Antonello Colledanchise ricerca nuove forme di espressività, ispirandosi ai Poeti contemporanei non solo italiani. La sua prima canzone algherese è “Alabama (1972)” e da allora, nonostante i suoi impegni professionali prima come Preside e ora come Psicologo Psicoterapeuta, è un susseguirsi di Poesie e Canzoni che per quasi 50 anni hanno girato il mondo. Nel 1981 per la prima volta in Catalunya, con il suo concerto in diretta a Radio4 dove è intervistato insieme con Luìs Llach e a TV3.
Nel 1983 torna in Catalunya accompagnato dal gruppo Està Esclarint per una breve tournée in 3 tappe (Barcellona, Terrassa). Antonello Colledanchise ha poi cantato le sue canzoni in diverse paesi, come la Catalogna, la Francia, il Brasile, la Grecia, il Portogallo. Avrebbe potuto fare molto di più, ma preferiva dare sempre priorità al suo lavoro, a cui dedicava tutte le sue risorse. Tante volte ha cantato i suoi brani in Catalunya: l’ultima nel Febbraio 2020, con una tournée di 4 tappe. Antonello Colledanchise è stato più volte premiato in Concorsi poetici e musicali e diverse volte ha ricevuto premi e riconoscimenti alla carriera musicale. Nel 1974 il Premio delle rose per la canzone “Li havien dit che canta le atrocità della guerra.
Nel 1978 al Festival della Canzone Algherese il Premio speciale della Giuria dei giornalisti per la canzone “La llibertat”. Nel 1981 il Primo Premio di Poesia Città di Ozieri per la poesia “Lo corral de vidre” (sez. Algherese). Nel 1984 il Primo Premio Internazionale di Poesia “Luciano Mastino” su oltre 60 poesie in lingue minoritarie di tutta Europa. Nel 1990 (13° Festival della Canzone Algherese) Primo classificato ex aequo con due sue canzoni: “Pregària” cantata da Alberto Marrosu e “E’s jà arribat l’hinvern” cantata da Flavia Rosella. Nel 1996 Primo Premio Regionale “Sarcidano” per la Poesia “Perqué?”. Nel 2002 il Primo Premio nazionale “Faber” (intitolato a Fabrizio De Andrè) per la canzone “Sem com a ondes de mar” eseguita con Yasmin Bradi e i Penta Rei. Poi partecipa sempre meno ai concorsi ma vince ancora dei Primi Premi nel Concorso di Poesia R. Sari.
Ha avuto diverse collaborazioni con altri artisti, da quelle giovanili con Enzo Favata a quelle più recenti con Paolo Zicconi, Yasmin Bradi, Franca Masu, Enrico Riccardi, quindi con Gina Marrosu, Riccardo Moni, Maria Cuccu, Erica Lucchi, e infine con Raffaele Podda e Susanna Carboni, con cui ha ultimamente realizzato alcuni concerti in Sardegna. Il 15 ottobre nei negozi di dischi e nelle librerie sarà possibile trovare l’ultimo album di Antonello Colledanchise, dal titolo “Com se’n vola lo temps” (Come vola via il tempo). Un CD con 12 canzoni. Contiene alcune registrazioni fatte negli ultimi 15-20 anni, molte delle quali arrangiate da Mariano Balzani e con l’apporto di Cristiano Caria, Massimiliano Peana, Giampietro Moro e altri”. Notiamo subito la cura estrema data ai testi per forma e contenuti, altamente poetici come “Com se’n vola lo temps” che dà il titolo alla raccolta, a volte quasi impenetrabili, come “La porta”, altre volte popolari come “Sant Francesc i Sant Antoni”, “Salvem L’alguer” o “Carraixali a L’Alguer” (scritta su musica di Gino Dalerci). C’è anche un’antica favola in versi del XIV° sec, “Agadeta” e una “Ave Maria” tradizionale in lingua sarda, “Deus ti salvet Maria”, con l’apporto delle voci femminili dei Panta Rei del 2004-2008. Una canzone (A una nùvola) in memoria di Pino Piras, è stata scritta nell’anno della sua scomparsa (1989) e ne contiene le emozioni del momento, farcita di citazioni di Pino Piras.
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