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8 ottobre 2021
«Repliche insensate e inesatte senza firma»
Durissima la controreplica di Sartore sull’amministrazione algherese: Sarebbe bene se, finalmente, iniziassero a preoccuparsi di far pagare il giusto ai contribuenti, piuttosto che impegnare il proprio tempo in repliche insensate e inesatte, che poi, per vergogna, rimangono pure prive di firma
ALGHERO - «Leggendo la risposta dell’Amministrazione (che peraltro risulta stranamente firmata in modo generico, senza che sia chiaro chi sia il soggetto che si assume la paternità di quanto scritto…) non è chiaro se sia maggiore l’ignoranza delle norme o la malafede di chi scrive. Risulta, infatti, esilarante il fatto che l’ignoto scrivente non si renda conto che, nel momento in cui si dilunga nel tentativo di sostenere che sia errato stimare la superficie assoggettabile ai fini TARI come l’80% della superficie catastale, sta nei fatti ammettendo di non conoscere neppure il Regolamento comunale». Il consigliere comunale Pietro Sartore non lesina critiche all’amministrazione comunale algherese dopo la replica sul calcolo delle superfici assoggettabili per il calcolo dei tributi comunali.
«Mi permetto dunque un consiglio all’Amministrazione e in particolare all’uomo o donna invisibile che, ha scritto una risposta confusa e piena di inesattezze. Una prossima volta prima di lanciarsi in risposte zoppicanti (delle quali è comprensibile che nessuno voglia assumersi la piena responsabilità…) si leggano perlomeno il Regolamento del Comune che amministrano, laddove all’articolo 5 quando si individua la superficie imponibile è scritto a caratteri cubitali che si può considerare “come superficie assoggettabile alla TARI quella pari all’80 per cento della superficie catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo n. 138”. Invece, e a Porta Terra lo sanno bene, in Alghero sono stati fatti accertamenti che non hanno seguito questo criterio e ora dalla partecipata del Comune si continuano a inviare bollette con importi gonfiati, a causa di una sovrastima fatta da Step in sede di accertamento (con un particolare riferimento alla determinazione della superficie dei vani accessori)» attacca Pietro Sartore.
«Risulta, peraltro, stucchevole osservare che un’Amministrazione, che già era passata dallo “Stop alla Step” della campagna elettorale al “Go Step”, con il quale Conoci e l’assessora Caria hanno fatto cassa per oltre due anni, continui ancora a vessare i cittadini e a ricercare giustificazioni sballate per giustificare questo suo operato. Sarebbe bene se, finalmente, iniziassero a preoccuparsi di far pagare il giusto ai contribuenti, piuttosto che impegnare il proprio tempo in repliche insensate e inesatte, che poi, per vergogna, rimangono pure prive di firma» conclude Sartore in aperta polemica con Conoci e compagni.
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