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30 settembre 2021
Family day domenica con l´Amatori Rugby
A patire dalle ore 9, avrà luogo una festa del rugby, rivolta agli atleti tesserati nel club e alle loro famiglie. L’intento è quello di rinnovare i sentimenti di coesione e attaccamento alla squadra, in attesa del match di ritorno contro l’Amatori Rugby Capoterra
ALGHERO - Nel campo sportivo di Maria Pia, domenica 3 ottobre a patire dalle ore 9, avrà luogo una festa del rugby, rivolta agli atleti tesserati nel club e alle loro famiglie. L’intento è quello di rinnovare i sentimenti di coesione e attaccamento alla squadra, in attesa del match di ritorno contro l’Amatori Rugby Capoterra, valido per l’assegnazione del primo trofeo Isola dei Nuraghi, ma anche test in preparazione dell’inizio del campionato di serie “A” maschile, il 17 ottobre, dove Gli algheresi voleranno a Parabiago per affrontare la formazione locale. Un evento particolarmente sentito, a seguito del lungo stop forzato dalla pandemia, che ha penalizzato molti aspetti delle nostre vite, soprattutto in ambito sportivo.
«Il Family Day ha come finalità principale quella di avvicinare le famiglie al club, rendendole partecipi dei principi e dei valori espressi in campo dai ragazzi con la maglia dai colori giallorosso. Il rugby non è solamente una disciplina sportiva, è un modo di approcciare alla vita. Valori quali lealtà, rispetto, spirito di sacrificio, coraggio e gioco di squadra sono imprescindibili -come spiega il presidente Francesco Badessi- e coinvolgono giocatori, tecnici, dirigenti e tifosi.» Due ospiti importanti, Giovanni Sanguin e Vincenzo Troiani, metteranno a disposizione della squadra (e domenica mattina anche delle famiglie) le proprie competenze, sia in ambito tecnico (Sanguin è l’attuale preparatore atletico della Nazionale Italiana) e sia motivazionale, Vincenzo Troiani oltre ad essere tecnico è anche mental coach.
Alle ore 11 è previsto uno spazio interamente dedicato ai genitori, per far conoscere alle famiglie degli atleti, dalla U5 all’U19, le finalità, le strategie della società, e quanto lavoro ci sia dietro le quinte, per preparare una squadra che scende in campo. «Invitare genitori a mettersi in gioco, uscire dalla loro “zona di confort” e far provare loro in modo pratico, cosa significa andare avanti e passare indietro, sostenere il compagno, condividere la fatica ma anche la soddisfazione di cooperare insieme per conseguire un obiettivo comune. In questo modo potranno rendersi conto di quale e quanta difficoltà hanno i ragazzi ad interpretare questo sport - spiega Vincenzo Troiani - proprio attraverso la pratica, capiranno come comportarsi quando fuori dal campo, guarderanno i propri figli giocare e confrontarsi con gli avversari».
L’avversario è rispettato dentro e fuori dal campo, il saluto finale all’altra squadra è uno dei momenti salienti dell’incontro. Ci si applaude a vicenda prima di sedersi insieme nel conviviale terzo tempo, e nonostante sia un gioco molto fisico non c’è violenza. Questo è il primo di una serie di progetti che hanno lo scopo di riunire tutti sotto un’unica famiglia: la famiglia dell’Alghero Rugby spiega Il manager della squadra Gino Troiani: «ritrovarsi in campo per sostenere i nostri ragazzi, è un momento di grande importanza, segno del “sostegno” che nel nostro sport è fondamentale per avanzare e segnare. Un desiderio concreto di ripartenza, per scalfire la crisi in atto dentro e fuori lo sport, perchè i valori del rugby sono gli stessi che ritroviamo nella vita».
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