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30 settembre 2021
Camper, bike, kayak, escursioni: l´altra faccia del turismo
Nella sede della Fondazione Alghero è stata ufficialmente presentata la seconda edizione del Festival internazionale del turismo itinerante e delle attività all’aria aperta: quello realmente in grado di allungare la stagione turistica nell´Isola. Le parole del suo ideatore e promotore, Rosario Musmeci, presidente dell’Associazione Camperisti Torres, quelle del sindaco, Mario Conoci, e del presidente della Fondazione Alghero, Andrea Delogu
ALGHERO - Raccontare una Sardegna da vivere e visitare tutto l’anno, promuovere un’isola accogliente d’inverno e d’estate, con un patrimonio naturalistico, culturale, storico ed enogastronomico unico. È la missione che l’Associazione Camperisti Torres e i suoi partner affidano al Festival del turismo itinerante e delle attività ludico sportive all’aria aperta, in scena ad Alghero dall’1 al 3 ottobre. L’evento internazionale è l’occasione per raccontare l’emergere di nuovi turismi che per la Sardegna rappresentano lo strumento per ampliare una stagione ancora legata ai flussi marino-balneari, promuovendo esperienze di viaggio uniche e varie anche oltre la stagione estiva. Partendo da analisi e dati sulla dimensione e il carattere del turismo itinerante in Sardegna, il Festival sarà anche occasione di dibattito e confronto tra istituzioni, amministrazioni locali e attori socio-economici, per valutare le potenzialità del turismo itinerante nell’ambito del sistema turistico sardo. Incontri, camper in esposizione, degustazioni, musica e intrattenimento. Ma per capire bene cosa significhi turismo all’aria aperta c’è solo un modo: montare in sella a una bici, pagaiare a bordo di un kayak o mettere le scarpe giuste per lunghe camminate. Il clou della kermesse sono infatti le escursioni alla scoperta di un’esperienza di viaggio autentica, per visitare il territorio da una nuova prospettiva e accertarne le potenzialità anche oltre la stagione balneare. Tre giorni di incontri, eventi e street food, ma soprattutto «tre giorni di attività all’aria aperta per promuovere una forma di turismo attivo che dà valore al viaggio e al rapporto coi luoghi e le comunità», dicono gli organizzatori.
Per Rosario Musmeci, presidente dell’Associazione Camperisti Torres, «vivere all’aria aperta è una tendenza che andava consolidandosi in modo marcato già prima del 2020. Nel 2019 le vacanze outdoor in Italia hanno fatto registrare 81milioni di presenze, di cui 42milioni di stranieri con una tendenza a crescere dell’1%tra il 2017 e il 2019. Ma è una tendenza che il periodo dell’emergenza sanitaria ha accelerato. Dentro il fenomeno del turismo outdoor cresce la tendenza relativa al turismo itinerante. Nel 2019 sono stati circa 200mila i passeggeri arrivati in Sardegna usando il proprio camper o il caravan sharing, con un incremento medio annuo attorno al 10%, anche tra i sardi. Il fenomeno aiuta anche l’allargamento della stagione: gli arrivi in Sardegna di caravan e camper cresce in modo marcato anche nei mesi di bassa stagione, favorendo il consolidarsi di quell’idea alternativa di Sardegna che vuole l’accoglienza legata non solo alla spiaggia ma alla Sardegna nella sua complessa e articolata bellezza. Si tratta di offrire la Sardegna intera ai turisti itineranti, che sono in grado di favorire specializzazioni che incoraggino nuovi lavori diffondendoli nel territorio».
«Vogliamo far capire e far vedere che la Sardegna e Alghero sono vivibili anche oltre la stagione estiva. Il turismo itinerante e in particolare il fenomeno del camperismo- sottolinea invece Mario Conoci, sindaco di Alghero - sono in ampliamento e vanno messe in rete, integrando all’interno dell’offerta complessiva di accoglienza la possibilità di tenere conto di un segmento turistico sempre più significativo in termini quantitativi ed economici. Ma turismo itinerante è anche molte altre cose per cui la Sardegna si presta, e siamo contenti che Alghero possa rappresentare un’adeguata vetrina per tutta l’isola e le sue potenzialità». Sulla stessa lunghezza d'onda anche il Andrea Delogu, presidente della Fondazione Alghero:« Lo scorso anno il festival è saltato a causa della pandemia e delle restrizioni conseguenti, ma l’abbiamo immediatamente riprogrammato perché consente un concreto sforzo di riflessione congiunta sul turismo che il nostro territorio e tutta l’isola possono sviluppare nel periodo dei cosiddetti mesi spalla. Di certo l’appuntamento di questo weekend è anche l’occasione per ragionare sulla necessità di fare in modo che il fenomeno del camperismo e del turismo itinerante in genere siano valorizzati anche attraverso una coerente regolamentazione. È necessario prendere coscienza che questo segmento cresce, il festival può essere l’occasione per offrire qualche spunto al legislatore nazionale e regionale».
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