Cor
24 settembre 2021
«Al fianco di Puigdemont, giorno triste»
E´ un giorno triste oggi, dovevano essere tre giorni di festa grazie al popolo catalano e alle oltre 1000 persone che dalla Catalogna son venute fin qui per questa bellissima manifestazione e invece si stanno trasformando in tre giorni di amarezza e sdegno
ALGHERO - «E' un giorno triste oggi, dovevano essere tre giorni di festa grazie al popolo catalano e alle oltre 1000 persone che dalla Catalogna son venute fin qui per questa bellissima manifestazione e invece si stanno trasformando in tre giorni di amarezza e sdegno. L'amarezza nel constatare che uno stato patrigno con atteggiamenti persecutori e soprattutto privi di fondamento incarcera un uomo che ha avuto la sola colpa di indire un referendum volto alla autodeterminazione di un popolo...il suo popolo! In questo modo si è solo riusciti a trasformare un errore in un orrore con delle gravissime conseguenze difficilmente quantificabili». Così Roberto Trova (nella foto), in rappresentanza del Psd'Az Alghero, sezione Antoni Simon Mossa.
«Il Popolo catalano, ma vale per tutti i popoli e per tutte le nazioni senza stato, hanno il diritto sancito anche dall'Onu di poter autodeterminarsi, è una battaglia di libertà in un mondo che per volontà di pochi sta diventando sempre più liquido, dove le peculiari identità vengono calpestate derise e umiliate in nome di una globalizzazione che avvelena la nostra anima. Per fortuna esistono ancora delle persone che non si piegano e Puigdemont è una di queste e allora anche noi abbiamo il dovere morale di non lasciarlo solo e di seguire il suo esempio e la strada da lui indicata».
«La parte positiva è che oggi queste persone non son più dei Don Chiscotte ed esiste un vero e proprio risveglio delle coscienze identitarie ed è proprio in nome di persone come Puigdemont che abbiamo il dovere di portare avanti una battaglia che è di autoderminazione e come per la Catalogna anche per il popolo sardo è una battaglia di libertà.... liberta' che ci deve essere concessa per compensare anche se in minima parte secoli di ladrocini compiuti nei confronti di questa terra. Certo oggi il magone resta, ma resta anche la speranza: è ora di finirla con soprusi gratuiti volti solo ad eliminare chi non è allineato con un pensiero sbagliato volto solo a soffocare quell'anelito di libertà e autodeterminazione che da tante parte dell'Europa sta montando e che nessuno neanche con la forza potrà mai fermare» conclude la nota della sezione Simon Mossa di Alghero.
|