S.A.
21 settembre 2021
Freedom in Water, i nuotatori promuovono Alghero
Successo per la manifestazione sportiva svoltasi lo scorso sabato nelle acque di Mugoni. Tra gli uomini, alle spalle di Paltrinieri figura il bronzo europeo Dario Verani. Terzo posto per Pierandrea Titta dei Nuotatori Milanesi. Tra le donne primo posto per Alisia Tettamanzi
ALGHERO - Per un rendimento ineccepibile si dovrebbe nuotare a testa alta in modo da non farsi sfuggire gli indicatori direzionali. Ma nell’incantevole Baia di porto Conte di Alghero la tentazione di scrutare il fondale marino mentre le bracciate inseguono lo scandire del cronometro è troppo forte. Durante il ritrovo natatorio che assegna i titoli tricolori in acque libere sia nel settore paralimpico, sia nel settore olimpico ci casca pure l’ospite più amato, guarda caso vincitore della ottava edizione della Freedom in Water. Infatti è già dallo scorso anno che Gregorio Paltrinieri si è fatto stregare da questo paradiso terrestre e in una giornata particolarmente baciata dal sole e dal clima gradevolissimo, prima di tagliare il traguardo indisturbato ha il tempo di osservare esemplari di pinne nobilis, note anche come nacchere di mare che in quei fondali convivono con piacere anche se molto spesso vengono depredate da turisti sconsiderati.
L’aperitivo scientifico è la vera sorpresa che ha caratterizzato il festoso happening sportivo voluto dalle Associazioni Freedom in Water e Progetto AlbatroSS che come sempre hanno agito con il forte supporto della FIN (Federazione Italiana Nuoto) e della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico). E questo lo si deve a colei che è arrivata prima tra le donne FIN, Alisia Tettamanzi (Nuotatori Milanesi), già campionessa europea juniores e facente parte del coordinamento WWF Young, una community che racchiude giovani dai 18 ai 25 anni. Il messaggio ambientale portato da lei, e dalle altre componenti, tra cui la naturalista sassarese Laura Pintore (hanno animato uno stand con la distribuzione di materiale informativo e la vendita di magliette) è stato recepito per la prima volta all’interno di una manifestazione agonistica che ha avuto un occhio di riguardo per problematiche della fauna che popola il mare Mediterraneo. Con loro anche una settantina di volontari della We Clean intente alla raccolta di immondizie disseminate tra spiaggia e pineta.
Azione collettiva approvata con piacere sia dalla municipalità algherese, sia dall’ente Parco di Porto Conte che prima di accogliere i circa 180 nuotatori presenti nella pineta Mugoni, ha chiesto severe garanzie per il rispetto del territorio. Oltre ai principi dell’ecosostenibilità da tenere bene a mente, rimane ferma e preponderante la mission inclusiva che anche in questo caso ha fatto centro riunendo in una grande famiglia tutti i nuotatori, senza barriere e distinzioni. Il circuito di 1500 metri è stato molto apprezzato dai concorrenti che sono partiti scaglionati in tre step: il primo ha raggruppato gli agonisti maschi e femmine, il secondo i master maschi mentre il terzo era riservato ai master femmine e a coloro che hanno sia il doppio tesseramento Fin e Finp, sia il singolo tesseramento FINP.
Tra gli uomini, alle spalle di Paltrinieri (Fiamme Oro), figura il bronzo europeo Dario Verani (Gruppo Sportivo Esercito). Terzo posto per Pierandrea Titta dei Nuotatori Milanesi, società che con gli organizzatori ha stretto un patto di amicizia incrollabile. Primo dei sardi Paolo Marzio Aresca (Esperia Cagliari) che si piazza in sesta posizione. Tra le donne, dopo Alisia Tettamanzi, piazza d’onore per Chiara Fasani (Nuotatori Milanesi) e medaglia di bronzo per la sarda Virna Marongiu della Promogest Cagliari. Nel settore paralimpico da registrare l’argento della selargina Francesca Secci (Sa.Spo Cagliari) preceduta dalla molto più giovane Margherita Sorini (Asd Verona Swimming Team) nella classe S8-S10.
L’imminente Coppa Len, in programma il 9 ottobre 2021 sempre nella Riviera del Corallo, non lo tiene lontano dai sacrifici. Gregorio Paltrinieri, reduce da un 2021 ricco di medaglie d’oro agli Europei di Budapest e da un argento e un bronzo alle olimpiadi in Giappone, solo per citare i successi più recenti di una carriera impressionante, si alza di buon mattino per gli esercizi a secco e una canonica nuotata. Più tardi raggiunge il plotone dei 180 per farsi in scioltezza i tremila chilometri della gara. «Il mare e il percorso sono bellissimi, si sta molto bene con l’acqua trasparente che ti fa vedere tutto e non ho incontrato alcuna difficoltà con la rotta – dice – ma aggiungo che non è semplice coprire questa distanza a settembre tenendo un buon passo. In compenso mi sono divertito in una giornata complessivamente stupenda. È il primo test di questa stagione e quindi sono contento». Due battute le rilascia anche Dario Verani: «Trovo questo luogo veramente fantastico, è un piacere essere qui e gareggiare in queste acque, penso che sia uno dei posti più belli in cui ho disputato una competizione in acque libere». Alisia Tettamanzi tra un consiglio ambientale e l’altro riesce anche a primeggiare tra le donne: «Il mare era una tavola, si riesce a nuotare bene e anche le boe si vedono nitidamente. Durante il percorso mi sono goduta le posidonie e la fauna marina, è sempre un piacere guardarle».
Nella foto: un momento delle premiazioni
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