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S.A. 15 settembre 2021
Giovani e pandemia: via al progetto rieducativo
Prenderà il via il 4 ottobre grazie al Fondo del governo per le politiche della famiglia da attuare fino al 31 dicembre per potenziare centri estivi, servizi socio educativi territoriali, e centri con funzione educativa ricreativa destinata alle attività per minori
Giovani e pandemia: via al progetto rieducativo

PORTO TORRES - Compensare il senso di precarietà e di insicurezza provocato dallo stravolgimento della vita quotidiana e dal distanziamento sociale imposti dal Covid-19. È l'obiettivo del progetto “Io al Centro Officina di Apprendimento” che prenderà il via il 4 ottobre grazie al Fondo del governo per le politiche della famiglia da attuare fino al 31 dicembre per potenziare centri estivi, servizi socio educativi territoriali, e centri con funzione educativa ricreativa destinata alle attività per minori.

L'intervento, attuato dalla “Cooperativa Sociale Airone onlus” in collaborazione con il Comune di Porto Torres, nasce per sostenere e supportare il rientro a scuola di quei minorenni che, a causa della pandemia, hanno manifestato compromissioni o difficoltà nella vita sociale, nell’esperienza scolastica e relazionale. Il piano vuole mettere in campo azioni e interventi per valorizzare la relazioni tra pari.
Le attività si svolgeranno nel Centro Psico Pedagogico “Io al Centro” in via Ettore Sacchi 100/A.

I partecipanti saranno suddivisi in due gruppi per fascia d’età: 6/10 anni e 11/16 anni. Ogni gruppo prevede un massimo di dodici componenti che verranno organizzati in 3 sottogruppi di lavoro. Le attività saranno rivolte al recupero scolastico, alla riattivazione delle competenze relazionali, al miglioramento delle competenze di rielaborazione emotiva, alla consulenza specialistica per i genitori, alla Costruzione di una progettazione educativa individualizzata, all'animazione e a momenti ludico-ricreativi e alla riattivazione della conoscenza e della padronanza del proprio corpo finalizzata al miglioramento del senso di autoefficacia personale.

Per i genitori dei minori coinvolti saranno strutturate delle consulenze specialistiche fornite da uno psicologo psicoterapeuta, un terapista comportamentale metodo ABA esperto in parental training e un pedagogista clinico. Il progetto prevede l’accoglienza di massimo 24 minori di età compresa tra i 6 e 16 anni che abbiano manifestato disagi relazionali, comportamentali e scolastici imputabili all’evento della pandemia da Covid-19. Sarà data priorità alla frequenza delle attività previste dal progetto ai minori provenienti da contesti familiari caratterizzati da fragilità riservando il cinquanta per cento delle iscrizioni ai minori segnalati dal Servizio Sociale Comunale. Il restante cinquanta per cento deriverà da una libera candidatura da parte del genitore.



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