G.P.
9 settembre 2021
Premio Canne al vento: un successo
Grande partecipazione nazionale e internazionale al premio letterario Canne al vento di Galtellì. Oltre all’Italia, sono nove i paesi rappresentati. Cresce intanto l’attesa per l’annuncio dei nomi dei finalisti, prevista per il primo ottobre. La cerimonia di premiazione è invece fissata per il 16 ottobre a Galtellì
GALTELLÌ - Sono in totale 112 i racconti pervenuti (13 in lingua sarda, 17 in lingua straniera, 82 in lingua italiana) al premio letterario Canne al vento di Galtellì. Oltre al successo internazionale, con elaborati giunti da diverse città inglesi e spagnole, dal Tennessee, dal Texas, da New York, dall’Argentina, dalla Romania, dal Pakistan, dall’India e dal Canada, sono ben rappresentate le regioni italiane e tutte le varianti del sardo. Cresce intanto l’attesa per l’annuncio dei nomi dei finalisti, prevista per il primo ottobre. La cerimonia di premiazione è invece fissata per il 16 ottobre a Galtellì.
«Siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto. L’organizzazione, curata dal Club di Jane Austen Sardegna, è riuscita a diffondere il Premio in tante parti del mondo – afferma il sindaco di Galtellì Giovanni Santo Porcu - In tempo di pandemia non ci aspettavamo questa partecipazione, che conferma il valore dell’iniziativa e l’apprezzamento della figura di Grazia Deledda e delle sue opere in tutto il mondo». Intanto l’amministrazione comunale di Galtellì e il Club di Jane Austen Sardegna, a cui è stata affidata l’organizzazione del Premio e degli eventi a esso connessi, stanno lavorando al programma delle giornate conclusive e della serata di premiazione, previste per metà ottobre.
Soddisfatta del risultato anche Neria De Giovanni, presidente della giuria del Premio: «Da molti racconti si evince che il romanzo Canne al vento è stato letto o riletto con grande attenzione, e non solo per partecipare al Premio. La diffusione dell’opera di Grazia Deledda attraverso il concorso la stiamo verificando edizione dopo edizione. Un’attenzione che, se da parte dei partecipanti sardi non ci stupisce, è molto piacevole ritrovare anche negli scritti di chi sardo non è».
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