G.P.
9 settembre 2021
Blue tongue: Cia chiama la Regione
Epidemia Blue tongue: Cia Agricoltori Sardegna sollecita l´intervento della Regione. Chiede inoltre di programmare nell´immediato lo stanziamento di tutte le risorse economiche necessarie al rimborso di tutti i danni subiti dagli allevatori.
CAGLIARI - Cia Agricoltori Sardegna interviene in merito alla nuova ondata di contagi da Blue tongue che stanno decimando le greggi dell’isola e sollecita l'intervento della Regione. Questo è quanto è emerso dal Consiglio regionale nel corso della riunione delle Commissioni Sanità e Attività produttive sulle cause del mancato avvio della campagna di vaccinazione contro la Lingua blu. L’associazione sostiene che il problema non verrà risolto fino a che la Regione non attuerà con la massima urgenza le misure necessarie ad affrontare una situazione che sta danneggiando in maniera sempre più grave gli allevatori sardi i quali non hanno responsabilità dirette sulla ricomparsa dei focolai.
«Al di là del rimpallo delle responsabilità, sulle quali in questo momento non entriamo nel merito, è giunto il tempo di non perdersi in lunghe discussioni ma di agire con immediatezza per fronteggiare l’emergenza - dichiarano ancora i rappresentanti di Cia Sardegna - Come già evidenziato in passato, esprimiamo preoccupazione per la crescita dei contagi e chiediamo all’assessorato regionale della Sanità quali procedure e strategie abbia intenzione di mettere in atto per intervenire negli allevamenti colpiti dalla Blue tongue e bloccare la diffusione del virus».
«I ritardi nelle vaccinazioni sono il risultato di diverse concause, contro le quali sono necessari interventi immediati – proseguono i rappresentanti Cia Sardegna - Il sistema di rilevamento e di verifica improntato sull'utilizzo dei “capi sentinella” deve essere continuamente monitorato e verificato nella sua efficienza e funzionalità da parte delle istituzioni preposte, in modo tale da garantire preventivamente la possibilità di bloccare l'insorgere dei focolai e l'esplosione della diffusione del contagio nelle aziende zootecniche».
Cia Sardegna rimarca che il problema della mancanza di personale veterinario è stato evidenziato da tempo e che l'impiego del personale specializzato LAORE (ex ARA) non deve essere limitato esclusivamente agli aspetti burocratici ma è opportuno che lo stesso personale si occupi degli aspetti sanitari degli allevamenti. Cia Sardegna chiede inoltre alle istituzioni regionali di programmare nell'immediato lo stanziamento di tutte le risorse economiche necessarie al rimborso di tutti i danni subiti, a causa di responsabilità non proprie, dagli allevatori.
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