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Cor 7 settembre 2021
«Punta Giglio, usano il vittimismo»
Parole di Giovanni Oliva, tra i più combattivi esponenti del Comitato Punta Giglio Libera che da mesi si oppone e contesta i lavori in corso di realizzazione sulla falesia di Alghero, in risposta alle dichiarazioni dell´avvocato Uzzau che lo tiravano in ballo
«Punta Giglio, usano il vittimismo»

ALGHERO - «Usano, come altre volte, la carta del vittimismo. Ma questa volta si percepisce qualcosa di più. L’inquietudine sembra far trasparire dell’altro». Parole di Giovanni Oliva, tra i più combattivi esponenti del Comitato Punta Giglio Libera che da mesi si oppone e contesta i lavori in corso di realizzazione sulla falesia di Alghero, in risposta alle dichiarazioni dell'avvocato Roberto Uzzau [LEGGI].

«Il graffio sulla macchina e il bigliettino con insulto», secondo Oliva provocano «una reazione scomposta», così l'architetto si domanda cosa si nasconda realmente sotto. «I privati della società del Quinto Elemento sbagliano assai nel cercare di coinvolgere il Comitato Punta Giglio Libera e quanti a viso scoperto hanno in questi mesi avanzato critiche, esposto argomenti, sviluppato ragionamenti per contrastare il devastante intervento e le brutali modalità di realizzazione adottate. Dovrebbero invece rendersi conto che sarebbe il caso di ringraziare il Comitato e prendere sul serio le sue critiche» sottolinea.

«Sono quindi offensive e irritanti le parole dell’avvocato che cerca beffardamente di intorbidire le acque attribuendo ad alcuni ben identificabili esponenti del Comitato (fra cui il sottoscritto) comportamenti all’opposto di quanto da sempre dimostrato. Fa riferimento ad una precisa iniziativa da lui stesso prodotta. Altro che un tavolo di riconciliazione e mediazione, ci è stato proposto! Piuttosto, diffide e minacce, completate da un tentativo che si potrebbe forse considerare “intimidatorio”, con una vergognosa richiesta di un lauto risarcimento per danni» continua Oliva.

«Nel comunicato si parla di “terrore della legge”, attribuendocelo, forse perché sono terrorizzati loro di andare a giudizio? Noi non abbiamo niente da temere. Abbiamo inoltrato già due esposti denuncia alla Procura di Sassari e attendiamo fiduciosi. Abbiamo raccolto molta documentazione su questa inquietante vicenda, che conosciamo sempre più nei dettagli, con aspetti oscuri che meritano di essere chiariti, sapremo che cosa deporre davanti al giudice» conclude Giovanni Oliva.



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