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S.A. 30 agosto 2021
San Teodoro inaugura il suo Festival Jazz
Ultimi preparativi in Gallura per la sesta edizione del festival San Teodoro Jazz, in scena dal primo al 5 settembre sooto la direzione artistica di Matteo Pastorino
San Teodoro inaugura il suo Festival Jazz

SAN TEODORO - Ultimi preparativi in Gallura per il festival San Teodoro Jazz, appuntamento musicale dell’estate isolana dedicato al genere di matrice afroamericana e alle sue immediate derivazioni, organizzato dall’omonima associazione culturale con la direzione artistica del clarinettista teodorino Matteo Pastorino. Da mercoledì 1 a domenica 5 settembre a San Teodoro la manifestazione vivrà la sua sesta edizione, celebrata con cinque giorni ricchi di concerti nel suggestivo borgo gallurese alle pendici orientali del massiccio di monte Nieddu, che vedranno salire sul palco della storica piazza Gallura Logan Richardson, affiancato da Igor Osypov, Joe Sanders e Greg Hutchinson, il progetto “Nuages” di Mauro Gargano con Giovanni Ceccarelli, Patrick Goraguer e Matteo Pastorino, Marta Loddo, il progetto “Jumaan” di Juri Altana, “Mind Twinness” di Jacopo Careddu, il trio SVM e il San Teodoro Jazz Experiment.

L’anteprima del festival, quest’anno, si terrà il primo settembre oltre i confini galluresi, a Mamoiada, presso il Museo delle Maschere Mediterranee, e vedrà in scena l’ensemble STJ Experiment guidato da Matteo Pastorino, per un evento realizzato in collaborazione con la cooperativa Viseras. Nato dall’idea del suo direttore artistico, il clarinettista teodorino Matteo Pastorino (da anni trapiantato a Parigi), e patrocinato e supportato con forza dal Comune di San Teodoro, il festival nelle passate edizioni ha ospitato sul suo palcoscenico alcuni tra i più importanti artisti del panorama nazionale e internazionale, come il batterista Roberto Gatto, il chitarrista Paolo Angeli, i sassofonisti Gavino Murgia e Massimo Carboni, il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, il sassofonista statunitense Logan Richardson, i contrabbassisti Ameen Saleem e Salvatore Maltana, il fisarmonicista Luciano Biondini e il batterista Jarrod Cagwin e il pianista Domenico Sanna, tra gli altri.

San Teodoro Jazz è organizzato dall’Associazione Culturale San Teodoro Jazz con il patrocinio e supporto del Comune di San Teodoro. Oltre al Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada, tanti i partner e le collaborazioni, tra le quali brand g015, Piccola Libreria Giardino-Mondadori Point San Teodoro, I.Ci.Mar, il Gallo Blu, Ristorante La Mesenda, Ristorante VerdeAcqua, Hotel Al Faro, Hotel Stella Marina, Sardinia BestPrice, VideoFofo Design, Gmn Print, Luka Mura, Amici Miei Paris, Ristorante Lu Brutoni, La Posta Art-Bistrot, Pizzeria In Grano, Maninpasta, Mousiké Live e Bnb Francy.

Dal primo al 30 settembre a San Teodoro verranno allestite due mostre fotografiche, curate dal Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada: “La Quotidianità del mito” di Salvatore Ligios, nell'Ufficio Turistico in Piazza Mediterraneo, e “Mamoiada 1960” di Franco Pinna, nei ristoranti La Mesenda & VerdeAcqua. In piazza Mediterraneo, inoltre, nelle serate del 2, 3 e 4 settembre verrà proiettato il video “Maschere e storia del San Teodoro Jazz”, in collaborazione con i fotografi Roberto Sanna e Paolo Addis e il Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada. La sesta edizione del festival San Teodoro Jazz vivrà la sua anteprima mercoledì primo settembre fuori dai suoi abituali confini, inaugurando una importante collaborazione che porterà il pubblico del festival a Mamoiada (nella Barbagia di Ollolai), per un appuntamento al Museo delle Maschere Mediterranee, un gioiello di storia e cultura a nord del massiccio del Gennargentu, a poco più di quindici chilometri dalla città di Nuoro. L’evento inaugura una importante collaborazione tra il festival e la cooperativa Viseras (che da più di vent’anni gestisce il museo), fortificando un nuovo connubio in cui San Teodoro incontra Mamoiada, la musica jazz incontra le maschere, strutturando una forte unione, fatta di note e di misteri, di suoni arcaici che si mischiano in un legame indissolubile che solo la Sardegna riesce a regalare. Alle 17 il clarinettista teodorino Matteo Pastorino guiderà l’ensemble STJ Experiment, presentando una inedita produzione originale, nella quale ospiti a sorpresa contribuiranno a rendere unica una performance musicale che unirà jazz e improvvisazione all’ancestrale danza dei Mamuthones, indagandone il rito, tra improvvisazione e tradizione. L’appuntamento inizierà con una visita al museo che condurrà suggestivamente il pubblico del festival sino al concerto, al termine del quale verrà offerto un rinfresco con prodotti dell’enogastronomia locale.

Nella foto: il direttore artistico Matteo Pastorino



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